Malore in casa, è morta Pupetta Maresca: addio a lady camorra

È deceduta dopo aver accusa un malore mentre era in casa, Assunta Maresca, alias Pupetta, la prima donna boss della camorra. Aveva 86 anni e si è spenta nella sua abitazione di Castellammare di Stabia dove viveva dopo il carcere. Nonostante l’immediato intervento del 118, per l’anziana donna non c’è stato nulla da fare.

Era la vedova del boss Pasquale Simonetti, soprannominato Pascalone e Nola, sposato appena ventenne ad aprile del 1995, e vedova di un contrabbandiere, Alberto.

Pupetta Maresca fu ritenuta la mandante dell’omicidio di Ciro Galli, uomo di Raffaele Cutolo, ucciso nel 1981 per vendetta trasversale. Il 13 febbraio 1982, in piena guerra tra Nco e Nf, indisse una conferenza stampa e minacciò apertamente Raffaele Cutolo e la Nco.

Chi era Pupetta Maresca 

Arrestata e poi assolta per l’omicidio di Aldo Semerari, il criminologo e psichiatra che aveva dichiarato pazzo Cutolo.

Il 4 ottobre del 1955, quando era incinta al sesto mese, si rese protagonista dell’omicidio di Antonio Esposito. Secondo lei era il mandante dell’omicidio del marito a luglio di quell’anno. I colpi partirono da almeno quattro pistole: per gli inquirenti, il delitto si inquadrava nella guerra di camorra per la gestione del mercato ortofrutticolo.

Il 14 ottobre Pupetta fu arrestata e in carcere partorì il primo figlio, Pasqualino. Condannata a 13 anni e 4 mesi, fu graziata dopo oltre dieci anni di reclusione.

Nel 1967 ebbe un’esperienza come attrice cinematografica interpretando il ruolo della protagonista nel film Delitto a Posillipo, diretto da Renato Parravicini, ispirato alla sua vita.

Nel 1974 il figlio Pasquale fu ucciso in un agguato: il corpo non fu mai ritrovato.

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