Morte di Viviana. Colpo di scena nelle indagini, spunta testimone: “Gioele era vivo dopo l’incidente”

Gioele Viviana Parisi
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Messina. “Dopo l’incidente Gioele era vivo, in braccio alla madre, in posizione verticale e senza alcuna ferita e aveva gli occhi aperti”. E’ la ricostruzione di un testimone presente dopo l’incidente stradale causato dall’Opel Corsa della dj Viviana Parisi. Il corpo della donna è stato ritrovato nelle campagne di Caronia (Messina) cinque giorni dopo lo scontro, mentre del figlio della donna non ci sono ancora tracce.

I fatti

Secondo il racconto fatto al pm, Angelo Cavallo, Viviana Parisi quando è scesa dall’auto, dopo l’incidente, “camminava in modo veloce, ma non correva” e “nei confronti di Gioele aveva un atteggiamento protettivo”, ma “non escludiamo alcuna ipotesi”.

L’ipotesi della morte di Gioele nell’incidente

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Tra le ipotesi circolate era spuntata anche quella che il piccolo Gioele potesse essere morto nell’incidente avvenuto sull’autostrada Palermo-Messina e che poi la madre, sconvolta dal dolore e sotto shock, si fosse allontanata con il corpo del figlio in braccio, per poi nasconderlo e suicidarsi, lanciandosi da un traliccio.

La descrizione del bambino dopo l’incidente è stata resa da “testimoni che erano in vacanza in Sicilia e poi sono rientrati al Nord”, ha sottolineato il procuratore. Per diversi giorni si era parlato della presenza sul luogo della sparizione di Viviana e del figlio di alcuni testimoni “scomparsi”. All’inizio, ha spiegato il magistrato, nonostante gli appelli “avevano dei dubbi” di essere le persone cercate, “ma quando è stata diffusa la loro descrizione hanno capito che era quello l’incidente e si sono presentati”.

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