Ieri sera una delegazione del movimento POLIS si è recata a Caivano dal ministro dell’ambiente Galletti e ha consegnato una lettera inerente all’emergenza roghi che si sono susseguiti da più di un mese nel nostro territorio: “Essa brucia, come il nostro presente e sfuma i cieli che coprono il sole come il nostro futuro. Noi per contrastare questo malcostume camorristico e criminoso non abbiamo mezzi idonei, se non quello di urlare a squarciagola per difendere la nostra vita e la nostra salute”. I giovani dell’ organizzazione da alcune settimane sono molto attivi sui social, segnalando i roghi e andando di persona sui luoghi dove i focolai si sono sviluppati, lanciando su FB anche un manifesto che ritrae 16 roghi con l’ hastag “Se non ora quando” e chiedendo al sindaco di poter utilizzare i droni per controllare il territorio, con una petizione che è stata protocollata in comune il giorno stesso dell’insediamento di Poziello, con tanto di preventivo sui costi di ogni mezzo.
I ragazzi di POLIS concludono poi, dicendo: “Caro Ministro, quaranta ragazzi le chiedono, non semplicemente di prendere atto delle nostre parole, ma intervenire prontamente al fine di poter prevenire tali focolai prima che un figlio di questa Italia muoia senza che le autorità non abbiano mosso un dito per evitarlo; perché è nostro diritto aspirare ad una vita in questa terra martoriata ed è nostro diritto non ammalarci in questo paese, perché non siamo noi a decidere dove nascere”.
Intanto in mattinata, sulla pagina di POLIS è stata pubblicata una foto di una richiesta protocollata al sindaco Poziello, affinché le realtà territoriali possano assistere alla conferenza tra il commissario della terra dei fuochi, il prefetto Cafagna, e quello alle bonifiche De Biase.