Salumi e mozzarelle con marchi falsificati, scatto i sequestri. I blitz dei carabinieri si sono concentrati in due zone d’Italia: in Emilia, patria dei grandi salumi italiani, e nel Sud, tra Bari e Caserta. I prodotti venivano immessi in commercio con il marchio “Made in Italy”, ma la produzione avveniva in realtà all’estero e con standard di qualità non paragonabili ai nostri.
L’indagine è stata portato avanti dai militari del Reparto tutela agroalimentare, che nel corso di una serie di perquisizioni hanno sequestrato ben 4 tonnellate di prosciutti e altri insaccati che venivano venduti con marchio falsificato. A Reggio Emilia, Parma e Piacenza gli uomini del Reta hanno recuperato una scorta di prosciutti crudi e cotti, centinaia di confezioni di culaccia intera, pezzi di lardo e decine di coppe stagionate.
“Dai riscontri documentali svolti in un’azienda della provincia di Parma – spiegano i carabinieri – è stato stimato l’acquisto di 330 kg di coppa tal quale, cioè priva di alcun tipo di certificazione, e che poi veniva venduta come prodotto ad indicazione geografica protetta attraverso l’uso di etichette falsificateQ.
Stesso sistema veniva utilizzato in Campania e Puglia, dove un’azienda perquisita dai carabinieri era pronta a utilizzare seimila buste e mille etichette per spacciare tra i supermercati molti chili di mozzarella di bufala con marchio taroccato. Per questo, oltre ai sequestri, sono scattate anche sanzioni per oltre 52 mila euro.