Mugnano, biblioteca dell’infanzia intitolata alla vittima innocente di camorra Alberto Vallefuoco

Mugnano. Sarà intitolata ad Alberto Vallefuoco, vittima innocente di camorra, la biblioteca dell’infanzia del 2° Circolo didattico Siani. Una decisione voluta dalla preside Micelisopo e dall’Amministrazione Sarnataro. La cerimonia si terrà mercoledì, alle ore 9 e 30, presso il plesso di via Montale dell’istituto scolastico.

“La nostra scuola da sempre attua iniziative culturali volte a favorire l’amore per la lettura e ad inculcare nei giovani studenti i principi della legalità, della solidarietà, della giustizia – dichiara la dirigente Micelisopo – Intitolare la nostra biblioteca ad Alberto Vallefuoco, nel ventennale della sua scomparsa, ci consente di diffonderne la conoscenza in tantissime famiglie del territorio e di offrire alla nostra utenza dei modelli positivi”.

La manifestazione vedrà la partecipazione di Bruno Vallefuoco che, nell’ambito del concorso “Tracce di Memoria”, ha incontrato gli alunni delle V spiegando loro come Alberto sia stato ucciso per errore in un agguato 20 anni fa. Alla cerimonia, coordinata dalle docenti Angela Mallardo, Alessandra Romano e Lucia Ziviello, interverranno Anna Buonanno e Monica Fraldi della libreria L’Acrobata, don Tonino Palmese presidente della fondazione Polis, il consigliere onorario Andrea Cipoletta, la presidente della Commissione consiliare alle Pari Opportunità Annamaria Schettino, il vice sindaco Franca Russo e il primo cittadino Luigi Sarnataro: “Quale modo migliore per onorare il ricordo di Alberto se non quello di dedicargli una biblioteca, dove  le future generazioni si formano, conoscono, imparano. Si è trattata di una decisione naturale, considerando che già il 2° Circolo è dedicato a Siani, un’altra vittima innocente della mafia. Proprio un anno e mezzo fa organizzammo una grande festa in onore di Giancarlo, con la realizzazione di un murales all’esterno dell’istituto di via Napoli. Il nostro obiettivo è da sempre quello di portare avanti i valori della cultura e della legalità. Diffonderli è il miglior modo per dire no alla violenza, alla camorra e ai soprusi”.

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