Mugnano, esposte le spoglie di San Nunzio Sulprizio

In concomitanza con la fine dei festeggiamenti del Sacro Cuore di Gesù, la comunità cristiana mugnanese sta vivendo un altro importante evento religioso, infatti da Giovedì 25 ottobre, a domenica 28 ottobre a Mugnano presso la Parrocchia San Nunzio Sulprizio, saranno esposte le spoglie del giovane artigiano, a cui è intitolata la parrocchia, santificato da Papa Francesco il 14 ottobre scorso.

Nunzio Sulprizio nasce il 13 aprile 1817 a Pescosansonesco, un paesino abruzzese, da una famiglia che sin da subito gli diede molto amore, lo stesso che caratterizzò il Santo per tutta la durata della sua breve vita. Sin da bambino conobbe il significato del dolore, in quanto a soli tre anni perse il papà colto da un grave male e successivamente la madre. Il piccolo Nunzio a soli 6 anni era già orfano di entrambi i genitori e per questo fu affidato alla nonna materna che accolse Nunzio in casa sua e lo crebbe senza mai fargli mancare cure, attenzioni e l’amore per Gesù e la Madonna, fu infatti grazie a questa educazione fortemente religiosa che Nunzio cominciò a sentire il desiderio di vivere secondo gli insegnamenti del Padre Celeste, ma ancora la sua giovane vita fu segnata dal dolore quando morì la nonna nel 1826. Ad appena 9 anni questo bambino destinato a divenire Santo conosceva il verso significato del dolore, ma nonostante egli entra incapace di odiare. Non odiò neppure quando affidato a quelle che sarebbero dovute essere cure presso uno zio il giovane dovette cominciare a lavorare senza nessun tipo di compenso presso l’officina di questo zio che per quel bambino gracile e dalla struttura fisica debole non provava nessuna forma d’amore. Ammalatosi gravemente per gli eccessivi sforzi e le pessime condizioni nutrizionali in cui versava l’ormai quattordicenne Nunzio fu affidato ad un parente napoletano che mosso da molta compassione lo affidò alle cure dell’ospedale degli Incurabili dove la bontà di cuore del giovane si fece largo tra coloro che avevano più bisogno.
La malattia si fece sempre più largo nel gracile corpo del giovane tanto che fu dimesso dall’ospedale degli Incurabili ed egli stesso chiese che gli venisse allestita una stanza dove poter pregare, impossibilitato nel poter perseguire una vita monastica. Egli in quella camera riceveva coloro i quali riscontravano già in quel giovane doti di santità, ed ai quali egli riservava sempre parole amorevoli e talvolta profezie che si poi si avveravano.
Nell’aprile 1836 la malattia prese pieno possesso del corpo del giovane fino al 5 maggio 1836 quando dopo aver chiesto i sacramenti a soli 19 anni il giovane Nunzio spirò.

La sua beatificazione, avvenuta il 14 luglio 1859, da parte di San Padre Pio IX, fu fortemente voluta dal re a seguito di un incidente a cavallo da parte di una nobildonna alla quale sulla ferita che si era procurata al ginocchio fu applicata la benda che il giovane Nunzio portava sulla sua ferita. I medici rimasero stupiti quando il giorno seguente si resero conto che la donna fosse guarita miracolosamente.
Ciò che invece ha portato alla recente santificazione da parte di Papa Francesco durante il Sinodo dei giovani del Beato è stata la preziosa testimonianza dell’avvenuto miracolo di Pasquale Bucci Il quale grazie al postulatore Padre Antonio Paone ed ai medici è riuscito a dimostrare la veridicità dell’avvenuto miracolo. Pasquale Bucci è un giovane pugliese, il quale fu coinvolto in un grave incidente stradale una decina di anni fa. Le lesioni cerebrali causate dal tragico impatto e i danni permanenti provocati dalla disgrazia, avrebbero dovuto provocare importanti riduzioni motorie ed invece l’intercessione del beato Nunzio, riconosciuto dal giovane nel sogno, lo ha guarito inspiegabilmente, per la scienza e miracolosamente per la fede.

La parrocchia mugnanese, e l’intera comunità stanno vivendo in maniera intensa quelli che sono gli avvenimenti che si susseguiranno nell’arco di questi quattro giorni.
Giovedì alle ore 18:00, sono state accolte le spoglie del Santo presso il Santuario del Sacro Cuore di Gesù da una gran folla di fedeli a cui è seguita dopo una breve omelia tenuta dal parroco Don Pasquale Marono la processione verso la parrocchia.
Venerdì 26 ottobre alle ore 20:00 a seguito dell’Adorazione Eucaristica vi sarà poi la testimonianza del miracolato.
Sabato 27 ottobre alle ore 18:30 sarà celebrata la messa per gli ammalati con unzione degli infermi presieduta da padre Rosario Mauriello dell’ordine dei Camilliani.
Infine, Domenica 28 ottobre alle ore 11:00 la Santa Messa pontificale presieduta da Sua Eccellenza mons. Salvatore Angerami.
Al termine di questo peregrinatio le spoglie del giovane Santo saranno riportate nella Parrocchia di San Domenico Soriano di Napoli dove sono caramente custodite.

Ida De Stasio

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