Mugnano. Dal dizionario della lingua italiana: Incostante (che è soggetto a frequenti mutamenti); instabile (che non persevera in ciò che fa) o più semplicemente volubile (che agisce in base al temperamento). Sembrano essere questi i tre aggettivi per descrivere il comportamento del sindaco di Mugnano Luigi Sarnataro dopo che in soli due mesi ha usato una metodologia diametralmente opposta per nominare prima il Nucleo di Valutazione all’inizio di ottobre, e poi il dirigente del settore Urbanistica e Ambiente del Comune pochi giorni fa.
Quando il signor sindaco nominò il Nucleo di Valutazione, tra le mille polemiche che si scaturirono soprattutto tra noi dell’Opposizione Sarnataro dichiarò che: “le persone scelte per quest’importante incarico rappresentano una pluralità di sensibilità politiche, non tutti infatti provengono dal mondo della sinistra. In più ho fortemente voluto, così come mi è stato richiesto anche da parte della minoranza, che la maggior parte dei membri fosse di Mugnano. La nostra città è ricca di eccellenze e professionalità, che vanno premiate e utilizzate per migliorare la cosa pubblica”. Quindi ad ottobre premiava le professionalità di Mugnano per il “bene pubblico”, mentre solo pochi giorni fa, nominando con l’articolo 110 del Testo Unico degli Enti Locali il dirigente di un settore di profonda e determinate importanza per lo sviluppo del Paese come quello Urbanistico e Ambientale ha dichiarato che: “ha fatto un patto con la sua Maggioranza in merito alla designazione, evitando le appartenenze politiche locali, le parentele e preferendo la lontananza del territorio mugnanese”. Insomma per il Sindaco Sarnataro la coerenza e l’appartenenza al territorio sono due “optional” da usare e disfare a proprio uso e consumo, in base ai vari mal di pancia della sua coalizione?
comunicato stampa opposizione Mugnano