Mugnano: l’opposizione sbugiarda Sarnataro. Manifesto affisso in città

Mugnano. Duro attacco dell’opposizione mugnanese nei confronti del sindaco Luigi Sarnataro. I consiglieri tutti, attraverso un manifesto, hanno ancora una volta reso noto il loro disappunto circa la politica del primo cittadino.

Di seguito la missiva: “Noi dell’opposizione ci siamo chiesti in questi quasi quattro anni, dove fosse finito il Luigi Sarnataro che criticava l’ex sindaco Porcelli per la mancanza di coraggio nel prendere iniziative politiche forti, che gli chiedeva di essere più incisivo e spregiudicato e di rompere eventuali lacci e laccioli”.

Poi prosegue l’opposizione: “Dov’è finito il sindaco che in sella alla sua bici bucava il video dello spot elettorale in cui con aria sicura ed entusiasta prometteva ai giovani di Mugnano: 1. Wi fi gratuito nelle piazze; 2. Agevolazioni per il trasporto pubblico 3. Riapertura dei campi da tennis, museo e teatro 4. Riapertura del Polo Fieristico, A questo punto dello spot arrivava lo slogan elettorale, forte, d’impatto, da far riempire la bocca: “Perché Mugnano può, perché Mugnano deve”. Tutte falsità, solo slogan utili ai fini elettorali. La maggior parte delle cose promesse restano lettera morta, infatti: – Il decantato trasporto pubblico nessuno lo ha visto, un fallimento sperimentale e reale – I campi da tennis ormai destinati ad orto sociale; – Il teatro comunale divenuto una leggenda che si narra ai più giovani; – Il polo fieristico lasciato a marcire; – Errori nello scegliere strumenti (street control) utili per la lotta al parcheggio selvaggio; Caro Sindaco, a questo punto le cose sono due o lei è ostaggio della sua maggioranza fatta di nuove ma anche di “vecchie” conoscenze note ai più, o lei è chiaramente incapace di governare e amministrare questo territorio. Ciò nonostante, noi dell’opposizione vogliamo spronarvi ad avere il coraggio di cambiare rotta, anche se questo volesse dire compiere scelte impopolari. Avete due strade avanti: o continuare questo percorso che oscilla tra mediocrità e approssimazione, oppure realizzare la tanto decantata e speriamo non completamente fallita “Rivoluzione Culturale”. Fate il vostro gioco e per una volta che a vincere siano i cittadini di Mugnano”.

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