Mercato ittico e assunzioni, la missiva incriminata inviata alla Procura della Repubblica. La pubblicazione del bando per l’affidamento della struttura, diramato nei giorni scorsi dal Comune, era finita nel mirino del gestore (Associazione temporanea di impresa) degli spazi comunali e della struttura di via Nenni. Le osservazioni, di non poco conto, erano state formalizzate attraverso una missiva inoltrata al responsabile del Primo settore del Comune e al sindaco Giovanni Porcelli. Un documento che traccia un bilancio della gestione degli ultimi dodici mesi, non lesinando tuttavia critiche agli amministratori e ai dirigenti dell’Ente, rei, in sintesi, di non aver redatto un bando in linea con le dinamiche e le problematiche della struttura e di non aver tenuto conto degli enormi sforzi profusi dall’attuale gestione, in carica da circa un anno. Il contenuto della missiva, già inoltrato alla Procura della Repubblica e alla Corte dei conti, è definito “inquietante” dai consiglieri di opposizione Mauro Romualdo e Luigi Sarnataro. Per un passaggio, in particolare. Quello in cui si asserisce che gli attuali gestori hanno ottemperato alle richieste dell’amministrazione cittadina “assumendo”, nel corso degli ultimi mesi, “ben 27 persone”.
Le reazioni. “Le dichiarazioni rese dall’amministratore delegato del mercato ittico sono gravissime – spiega Sarnataro – specie quelle riguardanti le 27 assunzioni che l’amministrazione comunale avrebbe imposto all’attuale società affidataria. Riponiamo la nostra fiducia nel segretario generale dell’Ente, affinché trasmetta quanto prima gli atti alla Procura”. Invoca un Consiglio comunale urgente sul tema il consigliere Mauro Romualdo.
Il primo cittadino. Non nasconde la sua preoccupazione il sindaco Giovanni Porcelli: “Il segretario comunale ha già provveduto, quale responsabile dell’anticorruzione, ad inoltrare la missiva all’autorità giudiziaria e alla Corte dei conti – tiene a chiarire il primo cittadino – Quel che più mi preoccupa non è tanto il riferimento alle presunte pressioni che sarebbero state esercitate dall’Amministrazione, ma la natura stessa del bando, che non chiarisce in alcun modo se i lavoratori, diverse centinaia, saranno assorbiti dalla nuova gestione. Le ricadute occupazionali potrebbero essere gravi, così come le tensioni sociali”. La domanda per la gestione del servizio, per la durata di sette anni, deve essere presentata entro il 15 maggio. La gara avrà luogo il giorno successivo e sarà espletata nella stanza del segretario generale del Comune. L’importo a base d’asta è di 157 mila e 754 euro annui più Iva, con una procedura per l’aggiudicazione che avverrà con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.