Mugnano. Contusioni alla spalla e alla mano, escoriazioni all’avambraccio e al torace. Poteva andare peggio a Gianni N., 46 anni, cantante neomelodico di Mugnano che, nella serata di ieri, ha subìto un’aggressione da parte di un ragazzo che ha cercato di rapinarlo.
Mugnano, reagisce alla rapina: cantante neomelodico ferito da malviventi
I fatti sono avvenuti in via Gentile, intorno alle 21 e 20. Come ogni sera il 46enne, ex guardia giurata, era sceso di casa per andare a buttare la spazzatura e stava rientrando nel suo appartamento quando due ragazzi, a bordo di uno scooter, lo hanno avvicinato.
Uno dei due lo ha aggredito da dietro le spalle, cercando di immobilizzarlo e di renderlo indifeso. Poi dalla tasca ha tirato fuori un coltellino e gliel’ha puntato alla gola, a quel punto gli ha intimato di consegnare soldi e tutto ciò che possedeva.
Alle nove di sera via Gentile era desolata: non c’era nessuno nei paraggi. Gianni ha mantenuto il sangue freddo e ha atteso il momento giusto per divincolarsi dalla presa del malvivente. Ha reagito bloccandogli il braccio, ma nel tentativo di liberarsi, il ragazzo è riuscito a ferirgli l’avambraccio. Poi gli ha inferto un colpo al torace.
Seppur ferito e dolorante, il 46enne ha trovato la forza per sferrare alcuni pugni contro il giovane, che a quel punto si è visto costretto a raggiungere il complice, ancora in sella allo scooter, e a darsi alla fuga.
“Me la sono vista brutta – racconta Gianni a Tele Club Italia – . E’ successo a me, che per fortuna ho saputo reagire. Ma se fosse capitato a mio padre o ad una persona anziana, cosa sarebbe accaduto?”. Dopo l’aggressione, il cantante si è recato al pronto soccorso del San Giuliano di Giugliano dove i sanitari gli hanno medicato le ferite giudicate guaribili con una prognosi di cinque giorni. Poi ha raggiunto la stazione dei Carabinieri di Mugnano dove ha sporto regolare denuncia. Insomma, con la fine del lockdown torna la piccola delinquenza in provincia e l’azzeramento di comportamenti illeciti come furti e rapine resta solo un ricordo della quarantena.