E’ morta sotto gli occhi della figlia, Maria Adamo. La 60enne di Mugnano è stata travolta dal cancello del parco residenziale in cui abitava, in via della Resistenza, mentre la giovane era in auto ad aspettarla. Le due avrebbero dovuto svolgere delle commissioni insieme in zona. Non ci sono mai andate. Una tragica fatalità ha interrotto l’esistenza di Maria.
Secondo una prima ricostruzione, il cedimento di una staffa ha provocato la fuoriuscita della struttura in metallo dal binario di scorrimento: il cancello si è piegato e ha schiacciato la 60enne. Un tonfo sordo. Quando la figlia si è resa conto della tragedia che si era consumata, è scesa di corsa dall’abitacolo della vettura e ha chiamato i soccorsi. Momenti di panico e di disperazione. La 60enne era esanime a terra, non dava segni di vita. Gli operatori del 118 hanno provato a rianimarla, ma era già morta.
Successivamente sono sopraggiunti i carabinieri, che hanno isolato la zona ed effettuato i rilievi. La figlia è stata ascolta per ricostruire la dinamica dell’incidente. Il magistrato di turno ha disposto l’autopsia. Al vaglio della Procura Napoli Nord, che ha già nominato i consulenti tecnici, la posizione del proprietario del complesso immobiliare, un 57enne di Mugnano, dove la donna viveva in affitto con i l marito e una delle quattro figlie. Gli inquirenti dovranno accertare se il cancello fosse usurato e a chi competesse la manuntenzione.
Maria era un ex Lsu. Precaria, a settembre si sarebbe stabilizzata dopo anni di sacrifici insieme al marito, Ciro, anche lui precario LSU. Aveva anche frequentato le scuole serali per conseguire il diploma di licenza media. Il cancello killer ha spezzato i suoi sogni. Maria lascia, oltre al marito, quattro figli, Tina, Anna, Veronica e Mariarca.