Un intervento di routine, in regime di day hospital, si è trasformato in tragedia. Sabrina Nardella, 38 anni, parrucchiera di Gaeta e madre di due bambini, è morta poche ore dopo essersi sottoposta a una liposuzione presso la clinica privata Iatropolis di Caserta, ora al centro di un’indagine per omicidio colposo.
Caserta. Muore dopo una liposuzione: Sabrina aveva 38 anni. La clinica Iatropolis sotto inchiesta
L’intervento, considerato semplice e di breve durata (massimo due ore), avrebbe dovuto restituirle il sorriso. Ma qualcosa è andato storto. Secondo quanto ricostruito da Il Messaggero, Sabrina aveva scelto la struttura confidando nell’esperienza vantata nel settore della chirurgia estetica. Invece, la sua vita si è spenta poco dopo l’operazione.
Sul corpo della donna è stata disposta l’autopsia, affidata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere – sotto la direzione del sostituto procuratore Nicola Camerlingo – per chiarire le cause esatte del decesso. La famiglia della vittima, distrutta dal dolore, ha incaricato i propri avvocati di nominare consulenti di parte che assisteranno all’esame medico-legale.

La clinica già nel mirino della magistratura
La clinica Iatropolis non è nuova alle cronache giudiziarie. Lo scorso anno, infatti, era stata coinvolta in un’inchiesta per lesioni a carico del medico Antonio Francesco Franco – conosciuto sui social come “Dr. Aesthetic Franco” – a seguito di circa 70 denunce da parte di pazienti. Dopo quelle accuse, la struttura aveva interrotto ogni rapporto con il professionista.
Un altro grave episodio riguarda la morte di una giovane pianista salernitana, deceduta nel 2024 dopo 14 anni di coma dovuti a uno shock anafilattico, sempre a seguito di un intervento avvenuto nella stessa clinica.
In merito alla morte di Sabrina Nardella, la direzione di Iatropolis ha dichiarato piena collaborazione con gli inquirenti, consegnando tutta la documentazione sanitaria relativa al caso. Le indagini si concentrano ora sulle procedure adottate, sui farmaci somministrati e sulla preparazione dell’équipe medica che ha seguito l’intervento. La Procura punta a fare piena luce sulle eventuali responsabilità individuali o sistemiche all’interno della clinica.