“Le spiagge libere di Napoli e in particolar modo quelle di Mappatella, piazza Vittoria e Nisida, come dimostrano le foto, sono state prese d’assalto dai napoletani e anche da qualche turista e, a rendere il bagno più tranquillo, ci sono i dati dell’Arpac che hanno confermato la balneabilità, anche se resta l’inquinamento dell’acquitrinio creatosi a Mappatella beach”.
Lo hanno detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e l’ideatore de La radiazza, Gianni Simioli, per i quali “ora, però, bisogna indagare per capire chi ha provocato l’inquinamento, verificando soprattutto gli scarichi dei cantieri aperti nei dintorni visto che diverse persone hanno attribuito proprio a quei cantieri l’origine dello scolo di liquami che poi si ferma in spiaggia”.
“Ora che è stato accertato che il mare è balneabile anche a Nisida, bisogna togliere i cartelli che vietano l’accesso visto che, oltre a non essere rispettato, è del tutto inutile visto che l’Arpac ha certificato che la qualità dell’acqua in quella zona è soddisfacente” hanno concluso Borrelli e Simioli.