Napoletani scomparsi in Messico: venduti ai criminali dai poliziotti. Arrestati in 4

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Importanti novità sul caso dei tre napoletani scomparsi in Messico. Di Raffaele Russo, suo figlio Antonio e del nipote Vincenzo Cimmino, si sono perse le tracce da quasi un mese. Quattro poliziotti sono stati arrestati a Tecaticlan, con l’accusa di averli venduti ad un gruppo di criminali del posto.

Il programma Rai Chi l’ha visto? ha diffuso le foto e i nomi degli arrestati. Si tratta di  C. Salomon Adrian Ramos Silva, C. Emilio Martines Garcia,C. Lidia Guadalupe Arroyo, C. Ferdinando Hernandez Romero. Tra loro anche una donna.

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I quattro sono accusati di sparizione forzata, stando a quanto riferiscono i giornali. Il giudice ha precisato che i tre italiani non sono stati localizzati, ma che nessuno di loro è mai passato per il carcere locale: sarebbero stati invece consegnati a un gruppo criminale locale e poi trasferiti verso sud.

Due giorni fa, fonti dell’Ufficio del procuratore di Jalisco avevano riferito che Raffaele Russo si sarebbe registrato con un falso nome in alcuni hotel e che si faceva chiamare generalmente Carlos Lopez. Russo era impegnato in affari nello stato di Michoacan e cinque giorni prima della sua scomparsa si era riunito con il figlio Antonio e il nipote Vincenzo Cimmino in un hotel di Ciudad Guzman.

 

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