Napoli, accusato di abusi su minore: si addormenta e si sveglia dopo un anno

Prima ha evitato il cibo, poi non si è alzato più dal letto e infine si è addormentato ed è rimasto così per un anno. È l’incredibile storia di Ahmed, un 28enne pakistano arrestato per una presunta violenza sessuale ai danni di minorenne.

L’uomo si è risvegliato alcuni giorni fa nell’ospedale Cardarelli di Napoli dove era stato ricoverato. A darne notizia è il suo legale, l’avvocato Donato Vertone, che l’ha difeso nel procedimento giudiziario a suo carico a Napoli, procedimento che però è andato avanti senza che l’imputato potesse essere ascoltato.

Il processo all’uomo addormentato

Nell’udienza di convalida dell’arresto – che si è tenuta davanti al gip di Civitavecchia dopo che l’uomo era stato bloccato a Fiumicino, nel luglio del 2021 – Ahmed si era dichiarato innocente. Ma da quel momento in poi la sua voce non si è più sentita. Ovviamente è serpeggiato il sospetto che stesse fingendo e i giudici lo hanno ritenuto capace di intendere e volere e, di conseguenza, anche di sostenere il processo che è andato avanti senza di lui, sempre nella convinzione che fosse un bravissimo attore. I periti nominati dal giudice d’altronde hanno chiuso gli accertamenti definendo il caso del pachistano una “simulazione riferibile a sindrome di Ganser” che inizia, appunto, con una simulazione ma che porta, poi, il soggetto ad ammalarsi veramente.

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