Terrore a Napoli nella serata di ieri, 28 novembre. In via Cupa Capodichino, è stato ucciso Alessandro Napolitano, 31enne gestore di un bar in zona. I killer hanno fatto fuoco dopo le nove di sera mentre la vittima stava tornando a casa della mamma.
L’agguato a Miano: ucciso Alessandro Napolitano
L’uomo, con precedenti per spaccio, è stato ucciso con 9 colpi di pistola esplosi mentre era davanti al garage della sua abitazione in auto. In strada c’era ancora gente. Quando Napolitano ha rallentato e ha accostato, non ha avuto neanche il tempo di aprire il cancello condominiale che i sicari lo aspettavano in sella a una moto. Uno di loro è sceso e gli ha puntato la pistola contro iniziando a sparare. Napolitano è crollato a terra, stramazzato dai colpi d’arma da fuoco.
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Le indagini
Sul caso indaga la Polizia di Stato. Gli investigatori non hanno dubbi sulla matrice camorristica. Un agguato che rompe il silenzio durato mesi, durante i quali gli omicidi a Napoli sembravano essersi improvvisamente arrestati. Ora si cerca di risalire agli scenari che hanno portato a questo terribile omicidio nel cuore di Miano. Alessandro Napolitano ha precedenti per droga. L’omicidio potrebbe rientrare nell’ambito di uno sgarro commesso nel mondo degli stupefacenti.