Napoli, al MANN la mostra fotografica “Trame sottili” di Annamaria Laneri

La Mostra Fotografica di Annamaria Laneri dal titolo Trame sottili sarà visitabile al Museo Archeologico Nazionale di Napoli dal 7 maggio al 2 giugno 2021 nella grande sala che ospita il gruppo scultoreo del Toro Farnese, collegandosi così a Dirce, donna del mito attorno a cui ruotano le altre figure scolpite nel marmo.

L’esposizione di immagini in bianco e nero, si lega all’anniversario dell’8 marzo non con un intento celebrativo, ma per offrire suggestioni sull’universo femminile. In fondo, in ogni donna cerchiamo una parte di noi stesse e nella Fotografia, arte condivisa e aperta, rinasce negli altri ciò che in noi è accaduto. Donne diverse, provenienti da luoghi e situazioni diverse, legate dallo sguardo della fotografa e da un filo, simbolico e reale, che crea un collegamento, un legame tra esse e noi che guardiamo.

La donna nel tempo della lotta, profondità e superfici di momenti di vita, la donna nel tempo dell’attesa mentre cuce il mondo delle sensazioni e delle emozioni, con un senso di caparbietà e spesso di rivoluzione, capace di rendere l’attesa un ideale telaio in cui “tessere” ciò che sarà in futuro l’azione. Infatti i volti pensierosi sono spesso colti nel momento di una riflessione: un ripensare a se stesse cercando di autodefinirsi attraverso il proprio sentire e il proprio agire. Le Donne qui ritratte si rappresentano come “tessuto del mondo”, intreccio che lega le relazioni sociali creando vincoli e comunicazioni.

La tessitura è da sempre collegata al femminile e ha una forte valenza simbolica: tessere è arte del creare, necessita progettazione, cura, attenzione, concentrazione, meditazione attiva, utile e benefica per sé e per gli altri. I fili, che prima erano sciolti, si intrecciano dando vita a un tessuto nuovo e le trame sottili delle donne diventano un passaggio dall’una all’altra, come il filo che collega i ritratti colti dallo sguardo di Annamaria Laneri. Come una eredità condivisa di cui possiamo riappropriarci.

Da questi presupposti nasce l’idea di creare una rete tra le Fotografie. Dei fili, come nervi ancestrali, congiungono fisicamente le foto ribadendo l’associazione tra la donna e l’arte del cucito visto come lavoro dell’anima (citazione e omaggio all’artista Maria Lai). Molti sono i riferimenti mitologici che creano un dialogo privilegiato con il Museo Archeologico di Napoli: il mito abbonda di dee filatrici come le Moire o Atena, donne sapienti nell’arte della tessitura come Niobe, Penelope, Aracne, Arianna, Elena, Andromaca, ninfe e maghe come Calipso e Circe, responsabili del tessuto connettivo della comunità cui appartengono, archetipi della capacità primigenia delle donne di congiungere diverse esistenze, con legami sottili come la tela di un ragno, che avvolge, ma imprigiona.

Ci spiega la fotografa: “Ho scattato le fotografie in posti e momenti diversi; possono sembrare foto singole, ma diventano racconto per la capacità di coinvolgimento emotivo delle donne; ciascuna può rivedere il proprio vissuto in quei sentimenti di rabbia, stupore, lutto, gioia, abissi, risalite”.

Annamaria Laneri è una fotografa napoletana. Gli Studi antropologici, letterari e poetici, base della sua formazione, sono sempre presenti nelle sue narrazioni fotografiche che esplorano l’umana condizione nelle realtà urbane e rurali, creando connubi e simmetrie. Coniuga la fotografia alla passione per il viaggio come ricerca e scoperta introspettiva; ha realizzato mostre personali e collettive (www.annamarialaneri.com).

La mostra è a cura della Dott.ssa Miriam Capobianco, Servizi Educativi del Mann.

Giorni e orari di visita: lunedì-venerdì, 9,00 – 19,30 con biglietto del Museo. Per info: [email protected]; 081 4422328

La mostra sarà fruibile nel rispetto delle vigenti norme anti covid

Ti potrebbe interessare

Torna in alto