Nuovo round di sgomberi stamattina nel “palazzo della camorra” – così denominato – in via Egiziaca, nel quartiere Pizzofalcone, a Napoli. All’appello mancano ancora altre sei abitazioni da liberare.
Napoli, altri sgomberi nelle case controllate dalla camorra
All’alba un gruppo dei cosiddetti “abusivi di Pizzofalcone”, che per anni hanno occupato illegalmente gli appartamenti del Comune, togliendoli ai legittimi destinatari, ha trovato rifugio nella vicina chiesa, accolti dal parroco. Altri quattro appartamenti verranno liberati domani da polizia di stato, polizia municipale, carabinieri, guardia di finanza e vigili del fuoco, si completeranno le operazioni iniziate ieri.
Tensioni nella notte per gli sgomberi
Non sono mancate le tensioni durante la notte. Gli sgomberati, secondo quanto riporta il consigliere e neo deputato dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, hanno inveito contro gli agenti e a manifestato per tutto il quartiere per poter rientrare nelle case che avevano occupati.
“Stanotte sono entrati nella chiesa di Pizzofalcone sfondando il portone e si sono accampati sulle scale e nell’androne, altri si sono sistemati nel cortile del palazzo sgomberato aggirando il blocco delle forze dell’ordine”, scrive Borrelli. Il parroco di Pizzofalcone che con il consigliere regionale denunciò gli abusi è stato scortato a casa dalle forze dell’ordine.
“Vogliono far prevalere le loro ragioni quando di ragioni non ne hanno nemmeno una valida dato che hanno per anni commesso degli abusi, avallati dai clan, togliendo ai legittimi assegnatari e alla povera gente la possibilità di godere di un loro diritto”, dichiara il neo deputato verde. “Le operazioni devono proseguire, è tempo di ripristinare la legalità in questo palazzo che era diventato simbolo del potere camorristico e che ora dovrà divenire emblema della giustizia. Pizzofalcone dovrà essere solo il punto di partenza di un lungo percorso contro gli abusi ed i soprusi”, aggiunge Borrelli.