Un ruolo attivo quello di Antonella De Musis, classe 1983, nell’omicidio del boss Pietro Esposito avvenuto il 14 novembre del 2015 in piazza della Sanità. La donna 33enne, legata sentimentalmente all’ex boss di Miano Carlo Lo Russo, ha accompagnato i killer di Esposito sul luogo del delitto per poi ospitarli in casa.
“Posso confermare di aver svolto un ruolo attivo nel delitto di Pietro Esposito. Ho messo in contatto Carlo e i suoi uomini con Rosario De Stefano, l’uomo dal quale ho avuto una figlia, che ha fornito a sua volta l’appartamento alla Sanità usato dai killer Luigi Cutarelli e Ciro Perfetto. Poi li ho ospitati nella mia casa di Mugnano”. Queste le parole di Antonella che è stata trasferita in località protetta. Con la sua testimonianza è stato possibile inchiodare i presunti killer e mandanti del delitto.
Il movente dell’omicidio era vendicare un’offesa che risaliva a qualche tempo prima, quando “Pietro Esposito e Walter Mallo vennero a sparare sotto casa mia. Lui e il suo gruppo – ha continuato Lo Russo – fecero una stesa sotto casa, urlando che io ero un drogato e che non potevo avere alcuna ambizione sui traffici di droga alla Sanità”.