Napoli. Andrea Covelli scomparso, l’avvertimento nel quartiere: “Presto una famiglia piangerà”

È ancora avvolta nel mistero la scomparsa di Andrea Covelli, 26enne di Pianura. Il giovane era andato a comprare dei cornetti in via Epomeo a Soccavo. Lì però sarebbe stato avvicinato da due persone in sella ad una moto. Una delle due persone si sarebbe impossessata del cellulare, delle chiavi e dello scooter di Andrea, mentre quest’ultimo sarebbe stato fatto salire sulla moto dell’altro uomo che ha avvicinato il giovane. I due si sono poi allontanati in direzione Pianura.

Le telecamere di videosorveglianza della zona hanno ripreso la scena, ma una volta svoltato l’angolo se n’è persa ogni traccia. E’ ormai un giorno che Andrea non è stato visto né sentito da familiari o amici. Intanto i Covelli hanno sporto denuncia presso il commissariato San Paolo di Fuorigrotta. La madre è disperata e – raccontano altri familiari – non è nelle condizioni fisiche di permettersi grossi scossoni.

Scomparso Andrea Covelli a Pianura: gli “avvertimenti”

Secondo alcune testimonianze raccolte ieri durante un blocco del traffico di amici e familiari di Andrea per accendere i riflettori sul caso, nella zona di via Evangelista Torricelli a Pianura qualcosa era nell’aria negli ultimi giorni. Le persone del quartiere, secondo quanto raccontano alcuni testimoni, sarebbero state invitate a non uscire e sarebbe circolata la voce che “una famiglia avrebbe presto pianto”. Intanto la polizia indaga: sta visionando le immagini delle telecamere di videosorveglianza tra via Epomeo e la zona di Pianura. Secondo quanto sta in queste ore emergendo pare conoscesse le persone con cui si è poi diretto verso Pianura.

Ieri un corteo spontaneo dei residenti via Evangelista Torricelli, partito da piazza san Giorgio e composto da decine di persone, ha bloccato il traffico lungo Corso Duca d’Aosta, all’altezza del commissariato di polizia e degli uffici comunali paralizzando il traffico proveniente da via Napoli. Urlavano: “Vogliamo sapere dove sta Andrea” . O ancora: “Ridatecelo vivo o morto”. Parole che lasciano intendere che dietro la scomparsa del ragazzo ci possa esserci l’ombra minacciosa della criminalità organizzata.

Da oltre trent’anni è in corso a Pianura uno scontro armato tra clan: da un parte il gruppo Carillo di via Evangelista Torricelli subentrato ai Pesce e Marfella, dall’altro il clan di via Comunale Cannavino, che fa capo ad Antonio Calone, al vertice degli eredi del gruppo Mele, ma che sarebbe stato già soppiantato dagli Esposito. In un’intervista una zia di Andrea Covelli ha dichiarato di aver riconosciuto le persone con cui Andrea si è allontanato. Sarebbero dei loschi individui che già in passato hanno minacciato e malmenato il giovane. La donna esclude però qualsiasi contatto con la malavita. “Lavora nel garage dello zio a Fuorigrotta, è un bravo ragazzo. Se la devono prendere con quelli come loro non con mio figlio”, dice sempre nell’intervista. In tanto sui social è partita una catena di solidarietà: “Chi sa, parli. Chi ha visto, parli. Qualsiasi dettaglio potrà essere utile. Vi prego, aiutateci a ritrovarlo“.

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