Napoli. Anna diventa Alfiere della Repubblica a 12 anni: “Da grande voglio curare tutti”

“Presidente Mattarella, aiutami a combattere per portare l’istruzione nel mio quartiere a San Giovanni a Teduccio, vedo tanti ragazzini della mia età che non vanno a scuola. Dobbiamo impegnarci tutti per le periferie di Napoli”. Sono le parole di Anna Balbi, la ragazzina partenopea di 12 anni che il 13 marzo sarà insignita dal Presidente della Repubblica al Quirinale del titolo di “Alfiere della Repubblica”.

Anna, originaria di San Giovanni a Teduccio, sarà premiata con altri 28 adolescenti italiani al di sotto dei 18 anni che si sono distinti per solidarietà, volontariato o in attività culturali, scientifiche, artistiche e sportive.

Anna si occupa della mensa per i poveri e gli anziani nel quartiere, ha pulito le spiagge di San Giovanni a Teduccio con Libera e il Wwf e alcuni mesi fa ha difeso pubblicamente un suo amico affetto da disabilità.

Anna, figlia di una casalinga e di un panettiere, ha due fratelli di 25 e 21 anni, frequenta la seconda media nella II A all’istituto comprensivo scuola Sarria – Monti. E il sabato non manca mai all’oratorio della chiesa guidata da don Gaetano Romano. Il suo sogno nel cassetto? Vuole fare la pediatra e rimanere a Napoli.

“Voglio fare il medico per i più piccoli e le famiglie di chi non ce la fa – spiega- e a chi non potrà pagare, nel mio studio, offrirò cure gratis. La salute non è solo un diritto del cittadino come dice la Costituzione, io lo sento proprio come un dovere della collettività verso gli altri. Non voglio lasciare la città, come fanno tutti. Qui a Napoli siamo sottovalutati, è difficile che medici o ingegneri bravi e giovani scelgano di rimanere qui, si trasferiscono: così il Sud diventa più brutto. Della mia città mi piace la storia, la Napoli angioina, aragonese, i monumenti, ma non mi piace la mancanza di voglia delle persone di migliorare, la sporcizia nelle strade e le persone che scelgono una vita criminale, pericolosa, che poi sono quasi sempre non istruite e quindi non si sono potute scegliere il futuro. Dirò anche questo al Capo dello Stato”, conclude Anna.

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