E’ finito in carcere lo stalker di Waima Vitullo. Marcello Schiatarella, 35 anni, napoletano, era diventato l’incubo della pornostar e non si era rassegnato a rincorrere la sua ossessione neanche davanti al divieto di avvicinamento imposto dalla magistratura.
Napoli, in carcere lo stalker di Waima Vitullo
La scorsa settimana Schiattarella era stato destinatario della misura cautelare che gli vietava di avvicinarsi alla pornostar. Tuttavia, lo stalker, anziché fermarsi, era diventato ancora più aggressivo, con una media di cento telefonate anonime e messaggi al giorno a cui ovviamente la vittima non rispondeva. Per questo il Gip di Roma ha disposto l’aggravamenti della misura a carico del 35enne.
«Voglio ringraziare la polizia, i giudici, l’avvocato Licia d’Amico e l’associazione Bon’t Worry», ha commentato, tra le lacrime Waima, appena appresa la notizia. «Finalmente Waima è libera di uscire, andare al bar, da un parrucchiere, di passeggiare senza sentirsi in pericolo. Un ottimo lavoro di magistrati e polizia», ha invece commentato Bo Guerreschi che dirige il centro anti violenza che ha preso sotto protezione la donna.
Lui non accettava la fine della storia
L’attività di stalking è cominciata dopo la fine della storia tra Waima e Marcello. Lui non accettava che dopo una breve frequentazione la pornostar avesse deciso di troncare il rapporto. E’ iniziato così l’incubo di appostamenti e messaggi WhatsApp, a cui Waima ha fatto seguire una denuncia: «È ossessionato da me, mi manda 600 messaggi al giorno», aveva spiegato la donna. Sono arrivate quindi minacce, allusioni inquietanti e frasi di odio. Più volte lui Schiattarella le ha fatto sapere di essere a Roma, tanto da costringerla a lasciare la sua casa al quartiere Tuscolano per trovare rifugio in una struttura protetta.