Costretto a chiudere 5 dei 2 supermercati che attualmente gestisce per fare fronte al caro energia. E’ la storia di Ferdinando Fabiano, imprenditore di 59 anni, che ha raccontato la sua vicenda a Il Mattino.
Caro energia a Napoli, imprenditore costretto a chiudere due supermercati
Fabiano è amministratore unico di due aziende, la Mefa srl e la Metodi srl, a cui fanno riferimento 5 market («3 dal marchio Md e 2 Todis») tra Soccavo, Volla, Cercola e Casoria. Il 59enne si è rivolto agli organi di stampa per comunicare la sua frustrazione e spiegare “il vicolo cieco in cui si ritrova”. I rincari energetici hanno fatto schizzare i costi delle bollette alle stelle, al punto da rendere insostenibili i costi di due dei cinque supermercati di Fabiano. “Le mie aziende – spiega l’imprenditore a Il Mattino – con questi rincari in bolletta presentano un bilancio sempre in negativo. L’incubo maggiore è interrompere le attività senza poter pagare i dipendenti”.
Rincari del 300 % sulla bolletta
I conti, purtroppo, non quadrano. E per rientrare con le spese, il 59enne si vede costretto anche a chiudere i reparti di surgelati e dei freschi, quelli con maggiore consumo di elettricità, degli altri 3 supermercati che resteranno aperti. A pagarne le conseguenze anzitutto i lavoratori: circa il 50 % del personale dovrà fare le valigie e tornare a casa. “Voglio chiedere scusa pubblicamente ai dipendenti che verranno licenziati – dichiara Fabiano -. Sanno bene che facevano parte di una unica famiglia dove tra i primi a scendere al fronte era il sottoscritto. Un anno fa il costo mensile della bolletta energetica andava dai 2.300 euro per il supermercato più piccolo ai 7.500 per quello più grande. Dal bimestre settembre-ottobre 2021 c’è stato un graduale ma costante incremento del costo fino ad arrivare a luglio 2022, dove per il supermercato più piccolo si è passati dai 2.300 ai 14.500, mentre per quello più grande dai 7.500 ai 22.500. Siamo già in un range di aumento del 200/300%”.