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Napoli. Boom di polmoniti, Covid e influenza: ospedali sotto stress

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Il picco di influenza che si sta registrando in Campania sta provocando il sovraffollamento degli ospedali partenopei. Centinaia gli accessi ogni giorno, con i pronto soccorso al limite della capienza. 

Napoli. Boom di polmoniti, Covid e influenza: ospedali sotto stress

Il culmine è stato raggiunto nel pomeriggio di mercoledì tanto da indurre la direzione strategica dell’Asl Napoli 1 ad insediare nuovamente l’Unità di Crisi. Non solo influenza di stagione, ma anche aumento del numero di casi Covid, polmoniti e la diffusione del virus Sinciziale tra i più piccoli. 

Più di 300 accessi al giorno al Santobono

È, infatti, emergenza anche al Santobono, l’ospedale pediatrico napoletano più grande del Mezzogiorno. L’arrivo dei piccoli pazienti è salito dai 200 accessi ai 320 di media, con una punta di 420 arrivi il 26 dicembre. L’influenza stagionale e il virus Sinciziale sta colpendo anche loro, manifestandosi con febbre e problemi respiratori. La maggior parte degli arrivi si registra soprattutto di sera, complice anche le basse temperature e la forte umidità, e per far fronte all’emergenza il personale medico-sanitario è costretto a sistemare i pazienti sulle barelle per poter garantire l’assistenza a tutti. 

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Primo step da fare è contattare il pediatra di famiglia per evitare di ingolfare il pronto soccorso“, spiega a Teleclubitalia il dottor Luigi Martemucci, pediatra del Santobono. “È importante, in questa fase, proteggere i bambini indossando mascherine, lavarsi bene le mani ed evitare che stiano a contatto con persone malate“, conclude il medico.

1415 accessi tra Ospedale del Mare, San Paolo e Vecchio Pellegrini

La situazione nelle altre strutture sanitarie non è delle migliori. Dalla notte dello scorso primo gennaio alle 18 di mercoledì gli accessi ai pronto soccorso dell’ospedale del Mare, dell’ospedale San Paolo e Vecchio Pellegrini sono stati complessivamente 1.415. In particolare, i pazienti entrati in codice rosso sono stati 43; 317 invece quelli in codice giallo; 927 in codice verde ed infine 125 in codice giallo.

Alla luce di questi dati, l’Unità di Crisi è al lavoro per individuare azioni che evitino il collasso dell’intera rete ospedaliera napoletana. Tra i primi provvedimenti adottati, l’Unità di Crisi ha deciso di bloccare per le strutture sanitarie di propria competenza tutti i pazienti che avevano previsto di ricoverarsi. Le uniche eccezioni sono riservate ai pazienti con patologie oncologiche, che necessitano invece di cure immediate e urgenti.

 

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