Nuovi casi di assenteismo e furbetti del cartellino si sono registrati all’Ospedale Cardarelli di Napoli. La procura di Napoli ha notificato 60 avvisi di garanzia nei confronti di altrettanti dipendenti che timbravano il cartellino e poi abbandonavano il posto di lavoro.
L’indagine della polizia di stato di Napoli è partita dalle riprese delle videocamere del sistema di sicurezza. L’intera operazione è coordinata dal pm Giancarlo Novelli insieme con il procuratore Giovanni Mellilo.
L’impianto ha immortalato non solo dipendenti che timbravano anche al posto di colleghi, ma anche un giovane tra 12 e i 13 anni, che indossava un cappellino di colore scuro, figlio di una dipendente del Cardarelli. Il ragazzo “timbrava” il badge per conto della madre la quale, invece di andare a lavorare, quel giorno, è rimasta comodamente a casa.
Gli agenti del commissariato hanno così notificato 62 avvisi di garanzia ad altrettanti furbetti del cartellino i quali, ora, rischiano il licenziamento in tronco. Tra i destinatari dei provvedimenti figurano anche due medici: uno in servizio in pneumologia e l’altro in oncologia. In quest’ultimo reparto, mediamente, mancavano 8-9 dipendenti al giorno. Una situazione, è stato sottolineato dagli investigatori, che ha reso quella sezione molto meno efficace. Sguarnito, o quasi, è risultato anche il reparto centralinisti. I soggetti destinatari di tali avvisi di garanzia, sono anche indagati per i reati di truffa e la violazione della “legge Brunetta”.