Napoli. Aurelio De Laurentiis non ha intenzione di fare sconti. Sarebbe in arrivo la stanga per la squadra dopo il caso dell’ammutinamento. E’ una ferita aperta il mancato ritiro dopo la gara di Champions League con il Salisburgo. Il patron del Napoli, secondo quanto emerge, sarebbe contrario alla mediazione con i calciatori e punta alle sanzioni per danni d’immagine verso i calciatori guidati da mister Carlo Ancelotti. Si sente tradito e per la linea dura si valuta due strade per le azioni legali.
Napoli, De Laurentiis prepara due azioni legali
Emergono ulteriori dettagli sull’edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno: “De Laurentiis ha poco più di dieci giorni (può farlo entro il 25 novembre) a disposizione per contestare per iscritto l’addebito a tutti i calciatori. Se la multa emessa sarà fissata entro il 5% dello stipendio mensile al lordo, la società potrà effettuare direttamente la trattenuta. I giocatori avrebbero quindici giorni per presentare il ricorso e si seguirebbe il rito accelerato previsto dal regolamento del Collegio arbitrale. Il Napoli, invece, potrebbe applicare una multa compresa tra il 5% e il 25% di una mensilità ma a quel punto dovrebbe aspettare l’esito del Collegio arbitrale prima di realizzare la trattenuta e i tempi potrebbero essere molto lunghi, anche superiori ai 60 giorni”.
Nel mirino i dissidenti dello spogliatoio ed i diritti d’immagine
Ma non è finita qui. Il presidente del Napoli De Laurentiis vuole colpire soprattutto i big dello spogliatoio che avrebbero trascinato l’intero gruppo all’atto di disobbedienza bloccando i diritti d’immagine. Adl intanto è in California per impegni cinematografici, ma continua a verificare attraverso i suoi legali come colpire economicamente i giocatori. Se De Laurentiis decise di percorrere queste azioni legali, come ormai appare quasi certo, sarebbe più complicato prevedere una pacificazione interna.