Napoli. Chiude Castel dell’Ovo per ragioni di sicurezza. Il motivo? Cadono continuamente pietre dalla facciata. Troppo pericoloso lasciare uno dei siti partenopei più visitati dai turisti – e anche dagli stessi napoletani – aperto al pubblico e così il Comune corre ai ripari: tutte gli eventi in programma per Pasqua saranno annullati, comprese le attività all’interno e gli spettacoli.
Napoli, Castel dell’Ovo perde pezzi: disposta la chiusura
È tutto nero su bianco nella dirigenziale numero 13 del dirigente del Servizio Cultura di Palazzo San Giacomo, che da ieri ne ha disposto l’immediata chiusura.
Non si sa per quanto tempo il maestoso castello che sorge sull’isolotto di Megaride resterà inaccessibile. Per il momento la relazione del Servizio Tecnico Patrimonio del 12 aprile 2022 al Servizio Cultura ha evidenziato “l’inefficacia degli interventi ad oggi posti in essere per la messa in sicurezza della facciata del Castel dell’Ovo tanto da non poter escludere, anche per un periodo relativamente breve, il distacco di ulteriori conci“.
L’antica fortezza – la cui leggenda vuole che il nome derivi dal poeta Virgilio che nascose un uovo nelle segrete dell’edificio – era rimasto chiuso dal 12 febbraio al 10 marzo per un guasto tecnico all’impianto di illuminazione. A fine marzo, il castello è stato interessato da diversi interventi di messa in sicurezza. Nel corso dei sopralluoghi, eseguiti da NapoliServizi, sono stati rilevati distacchi di pietre di tufo risultate decoese sulla parete ad un altezza fino a 25 metri.
A Napoli, però, non cadono pietre solo da Castel dell’Ovo. Non molto tempo fa alcuni calcinacci si staccarono dal frontone della facciata della galleria Umberto I, dal lato di ingresso di via Toledo. Lì nel 2014 perse la vita il 14enne Salvatore Giordano a causa di un crollo. La zona fu transennata e messa in sicurezza, sempre dalla Napoli servizi. Ma, a distanza di anni, non sembra essere cambiato poi molto: l’ingresso della Galleria Umberto è tutt’ora interessata dai lavori di manutenzione.