“Napoli colera”, aggrediscono tifoso azzurro in auto con i figli e lo picchiano

Sta facendo il giro del web la storia di un tifoso napoletano originario di Mondragone che a Varese, in Lombardia, è stato accerchiato e picchiato da alcuni ultras varesotti. La notizia – lanciata dalla Prealpina – ha suscitato clamore e indignazione in rete per l’ennesimo episodio di discriminazione nei confronti di un supporter azzurro che ha deciso di festeggiare al di fuori dei confini campani.

Varese, assalita auto di tifoso napoletano con bimbo a bordo

La vicenda risale a giovedì sera. Dopo il triplice fischio dell’arbitro durante la partita Udinese-Napoli, tanti tifosi napoletani si sono riversati in strada per celebrare la vittoria matematica dello scudetto. E’ successo anche a Varese, in piazza della Repubblica. Proprio in quel momento è entrato in azione un gruppo di ultras varesini che ha lanciato sassi contro le vetture dei sostenitori partenopei in festa e ha ferito due tifosi.

Tra questi c’era Luigi, originario di Mondragone, che ha riportato lesioni e contusioni e ha affidato ai social e agli organi di stampa il suo racconto.  «Stavo con la mia famiglia in macchina – spiega Luigi -, con mia figlia di 9 anni e mio figlio di 2. Stavamo suonando il clacson e festeggiando con una bandiera. Gli ultras varesini ci hanno assaliti in venti, hanno colpito l’auto a bottigliate e quando io e un mio amico siamo scesi ci hanno presi a botte. Mia figlia sta ancora piangendo dalla paura».

Luigi e l’amico sono stati medicati sul posto dove è giunta un’ambulanza: per loro contusioni in varie parti del corpo. L’amico, successivamente, è stato portato al Pronto Soccorso per ulteriori cure: per lui sette giorni di prognosi.

Cori ultras contro i napoletani

Poco prima dell’aggressione, gli ultras varesotti avevano anche intonato dei cori razzisti documentati da un video sui social. “Napoli colera” e “noi non siamo napoletani” tra le principali frasi pronunciate dai facinorosi. Inutile il tentativo delle forze dell’ordine, presenti in piazza Monte Grappa, di evitare il contatto tra tifosi napoletani e ultras locali. Il loro sforzo non è bastato.

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