Giovanni “Vanni” Migliaccio, ex tecnico di laboratorio dell’Università Federico II, è stato condannato a 7 anni di carcere per sei episodi di violenza sessuale. Le vittime, tutte studentesse della facoltà di Scienze Biologiche, hanno ricevuto giustizia dopo un processo con rito abbreviato presieduto dalla giudice Giovanna Cervo del Tribunale di Napoli.
Le accuse, coordinate dal pm Luigi Santulli e dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone, riguardano abusi avvenuti nell’arco di 9 anni. Migliaccio, 65 anni, è stato inoltre interdetto a vita dai pubblici uffici. La sentenza è stata depositata a giugno e resa pubblica solo recentemente.
Il giudice Cervo ha sottolineato la “serialità delle condotte” di Migliaccio e la credibilità delle studentesse, che non si conoscevano tra loro. Molte hanno sofferto di ansia e tachicardia. Una di loro si è costituita parte civile e ha denunciato Migliaccio ai carabinieri, portando alla sua sospensione cautelare di 30 giorni dall’università.
Le vittime identificate tramite un post su IG
Le altre vittime sono state identificate tramite un post su Instagram dei Rappresentanti degli studenti federiciani di Biologia. Hanno descritto atti di violenza sessuale da parte di Migliaccio, approfittando della sua posizione all’università.
L’ex tecnico ha anche subito un’aggressione nel 2020 da parte del fidanzato di una vittima, ma ha rifiutato l’intervento medico e della polizia, presumibilmente per evitare attenzioni sul caso.
Questa sentenza rappresenta un passo importante nella lotta contro la violenza sessuale nelle istituzioni educative.