Sotto chiave beni per 300 milioni di euro. Le Fiamme Gialle di Bologna e di Napoli hanno confiscato un ingente patrimonio riconducibile al melitese Antonio Passarelli. L’uomo, classe 1956, è un’imprenditore operante nel settore immobiliare ritenuto vicino alla camorra dell’area nord di Napoli.
Il riciclaggio per conto dei clan
L’uomo riciclava i soldi di un gruppo criminale legato a vari clan camorristici, tra i quali i clan Mallardo di Giugliano, i Di Lauro di Secondigliano, i Puca-Verde di Sant’Antimo e gli Scissionisti di Melito. L’uomo risulta già condannato nell’ambito della nota operazione “Omphalos” per i reati di esercizio abusivo del credito ed intestazione fittizia di quote societarie e di beni, quest’ultimo con l’aggravante “metodo mafioso”.
L’organizzazione smascherata dalla Procura era operante in diverse regioni italiane come Emilia Romagna, Lazio, Abruzzo, Umbria, Sardegna, Lombardia. La base prevalente però era in Campania e risultava attiva in diversi settori illeciti. Tra i tanti le truffe alle assicurazioni, l’esercizio abusivo del credito, gli investimenti immobiliari e l’intestazione fittizia di beni. In questo modo il gruppo metteva in atto un’attività di reimpiego sistematico di enormi somme di denaro di provenienza illecita.
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Dalle indagini era poi emerso come il gruppo camorristico fosse riuscito ad operare indisturbato anche grazie allo stabile e determinante appoggio di insospettabili colletti banchi; funzionari di banca e commercialisti infedeli i cui apporti si erano rivelati cruciali per la vita e l’espansione della compagine criminale.
Confisca del tesoro della camorra
La confisca eseguita ha interessato l’intero compendio patrimoniale e monetario illecitamente accumulato dall’imputato. Il “tesoro” è costituito da un ingente numero di cespiti dislocato in 7 province (Bologna, Ravenna, Napoli, Caserta, Benevento, Latina e Sassari). Si tratta, infatti, di ben 628 tra fabbricati e terreni, 16 autovetture, anche di lusso, rapporti bancari e partecipazioni societarie, il cui valore è risultato nettamente sproporzionato rispetto ai redditi ufficialmente dichiarati dallo stesso e dal suo nucleo familiare.