Nel Pronto Soccorso dell’ospedale San Paolo di Fuorigrotta, si è verificato un episodio di violenza nella tarda serata del 6 gennaio. Un’infermiera, vista con il cellulare in mano, è stata accusata, senza fondamento, di filmare i presenti. L’equivoco ha scatenato l’ira dei familiari di un paziente, che hanno iniziato a minacciarla di morte e a distruggere ciò che trovavano attorno a loro. L’intervento dei carabinieri è stato necessario per riportare la situazione alla calma. I responsabili dell’aggressione sono stati identificati, e le autorità stanno valutando la loro posizione.
Napoli, credono che l’infermiera li stia filmando col telefonino: scoppia il caos in ospedale
L’episodio è stato denunciato dall’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, che monitora e segnala le violenze contro il personale sanitario. Con questo caso, l’associazione aggiorna il conteggio delle aggressioni: in soli sei giorni dall’inizio del 2025, si sono già registrati sei episodi nei presidi e nelle strutture dell’Asl Napoli 1 Centro. Secondo il racconto dell’associazione, tutto è iniziato intorno alle 23:30, quando un’ambulanza del 118 ha portato al Pronto Soccorso un uomo in stato di agitazione, presumibilmente sotto l’effetto di stupefacenti. Poco dopo, alcuni familiari lo hanno raggiunto.
“Pensavano che l’infermiera di triage stesse filmando la scena con il cellulare,” spiega Nessuno Tocchi Ippocrate. “Per questo motivo, hanno iniziato a minacciarla di morte e a danneggiare ciò che avevano a portata di mano. I carabinieri, allertati immediatamente, hanno verificato che l’infermiera non aveva registrato alcun video: nel cellulare non c’era traccia di riprese. Tuttavia, resta l’allarme per la crescente violenza: l’Asl Napoli 1 Centro registra già 4 aggressioni in sei giorni, un ritmo senza precedenti per la nostra associazione”.