Napoli. “Ho incontrato a Palazzo San Giacomo i tre ragazzi senegalesi vittime dell’inaccettabile sparatoria camorrista avvenuta in via Annunziata. A loro e ai rappresentanti della comunità senegalese di Napoli ho espresso tutta la mia vicinanza e il supporto dell’Amministrazione affinché siano accertati i responsabili dell’aggressione e affinché si lavori insieme per debellare i nostri mercati dal racket”. E’ la dichiarazione del sindaco Luigi de Magistris che assieme all’assessore al welfare Roberta Gaeta ha incontrato i tre senegalesi vittime dell’episodio criminale in via Annunziata nel quale è stata ferita anche una bambina di 10 anni di Melito (dopo l’operazione al Santobono la piccola, che si trovava di passaggio col papà commerciante, dovrebbe presto tornare a casa).
“La comunità migrante in generale e quella senegalese in particolare è parte integrante e attiva della comunità cittadina napoletana. Insieme ad altri rappresentano l’avamposto contro soprusi e angherie di una camorra destinata a perdere sempre più egemonia. Le vittime di questa spregevole aggressione non sono sole e lo saranno sempre meno. Con loro bonificheremo Napoli dalla camorra”.
Intanto sul fronte delle indagini, gli investigatori della Squadra Mobile di Napoli si stanno concentrando su 3 clan. Come riporta Il Mattino si tratta dei Mazzarella che tentano di riacquistare terreno, i Sibillo che cercano di riorganizzarsi per la terza volta e, altra incognita, i Giuliano di terza generazione che vorrebbero approfittare del vuoto di potere. Chi a sparato in pieno giorno al mercato della Duchesca, infatti, l’ha fatto per imporre il pizzo alla bancarelle di Forcella. La spedizione punitiva sarebbe partita dopo il rifiuto di qualche extracomunitario di versare i soldi alla camorra per il “posto”. I malviventi sono arrivati prima con mazze e catene, poi è spuntata la pistola che ha ferito alle gambe i 3 immigrati e, nel caos, la bambina al piede.
Le cosche delle centro storico hanno subito colpi pesanti di recente da forze dell’ordine e magistratura. I Sibillo, definiti anche “la paranza dei bambini”, hanno perso nei mesi scorsi il nuovo baby boss Francesco Pio Corallo e du gregari 19enni, presi proprio mentre chiedevano il pizzo agli ambulanti di piazza Mancini. I Mazzarella a metà dicembre hanno perso invece il reggente latitante Salvatore Barile, arrestato a Pietralcina dove si era recato per una gita con la figlia. I “Nuovi Giuliano” infine, che secondo gli investigatori sono collegati ai Sibillo, avrebbero tutto l’interesse di imporsi sulla Duchesca sia per mettere le mani sul racket sia per fermare l’avanzata nel quartiere dei nemici di sempre dei Mazzarella.