Svolta nell’omicidio di Gennaro Ramondino, il ventenne ucciso lo scorso 1° settembre nel quartiere Pianura a Napoli. Due pregiudicati sono stati arrestati ieri sera dalla Polizia di Stato nel quartiere di Fuorigrotta, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.
Napoli, diedero alle fiamme cadavere di Ramondino: due arresti
I due uomini, gravemente indiziati del reato di distruzione di cadavere aggravato dal metodo mafioso, avrebbero avuto un ruolo decisivo nelle fasi successive al delitto. Secondo gli inquirenti, erano presenti sul luogo del delitto e si sarebbero adoperati per rimuovere il corpo della vittima, trasportandolo con un’auto in una zona isolata di campagna, dove sarebbe stato dato alle fiamme per impedirne l’identificazione.
La vittima, considerata uomo di fiducia di un baby boss emergente della camorra partenopea, fu uccisa con colpi di pistola all’interno di un sottoscala utilizzato come piazza di spaccio. L’inchiesta aveva già portato, nei mesi scorsi, all’arresto del presunto esecutore materiale del delitto e di un altro complice, accusati di favoreggiamento personale e distruzione di cadavere.