Una indagine lampo, quella svolta dalla Polizia di Stato, a seguito della rapina di un prezioso orologio Rolex in oro, avvenuta ai danni di una turista francese, nel tardo pomeriggio di martedì, in Piazza Principe Umberto. Gli agenti del Commissariato di Polizia San Ferdinando, in meno di 24 ore, sono riusciti ad identificare due individui in possesso dell’orologio rapinato, oltre ad identificare l’acquirente: un imprenditore alberghiero. Indagando sullo scippo è stato scoperto quindi un giro di ricettazione.
Nel corso dell’incessante indagine che, senza soluzione di continuità, ha visto impegnati i poliziotti, è stato recuperato non solo il prezioso orologio rapinato, ma anche altri 7 orologi di valore. I poliziotti, infatti, da conoscitori del territorio, nonché dei pregiudicati dediti a tale tipologia di reato, hanno intercettato due individui: G.S. di 24 anni e C.P. di 29 anni, le cui caratteristiche somatiche corrispondevano a quelle dei rapinatori, iniziando così un pedinamento, terminato in un albergo napoletano.
I due si erano recati nella struttura alberghiera proprio per incontrare il titolare, A.I. di 33 anni, interessato all’acquisto dell’orologio rapinato. Dalla visione delle immagini delle telecamere, installate all’interno della struttura alberghiera, i poliziotti hanno avuto la certezza della cessione dell’orologio al ricettatore. E’ scattata, pertanto, una perquisizione nell’albergo dove, all’interno di una cassaforte, sono stati recuperati gli otto orologi.
La perquisizione è stata estesa anche presso l’abitazione dell’imprenditore, nel quartiere Secondigliano, e all’interno di uno studio di sua pertinenza, rinvenendo e sequestrando numerose scatole originali di orologi di prestigiose marche, tra cui Rolex, Audemars Piguet, Tudor, Ivc, corredate dalle relative garanzie e cliché per la loro falsificazione. Sequestrati anche diversi timbri di gioiellerie, specializzate nella vendita dei costosi orologi, utilizzati proprio per la falsificazione delle garanzie.
Non si esclude che, gli orologi rapinati e/o rubati, corredati dalle false garanzie, venivano immessi in commercio on line, sui siti specializzati. L’imprenditore, che registra precedenti specifici per ricettazione di orologi, è stato denunciato, in stato di libertà, perché responsabile dei reati di ricettazione, falso e riciclaggio, mentre i due pregiudicati sono stati denunciati, in stato di libertà, per il reato di ricettazione, in concorso tra loro. Gli agenti hanno ricontattato la turista francese, che con enorme gioia si è vista riconsegnare l’orologio, esprimendo i suoi più sentiti ringraziamenti alla Polizia partenopea.