Napoli, è polemica: vogliono intitolare la piazza ad un ex fascista

Nella seduta del 19 dicembre 2015 il Consiglio comunale di Forio – dopo che il Presidente Avv. Michele Regine ignorando una consuetudine democratica e autoritariamente non ha consentito al sottoscritto di intervenire preliminarmente all’ordine del giorno per informare l’Amministrazione comunale e il Civico Consesso di taluni preminenti e importanti problemi per la vita sociale del paese – con la discussione e la votazione del secondo punto all’ordine del giorno ha intitolato il piazzale di Citara all’ex fascista, prima di diventare sindaco democristiano di Forio, Avv. Vincenzo Mazzella. Egli non si è mai pentito della sua passata appartenenza politica dimostrandosi, così, in conflitto costituzionale e istituzionale col nuovo ordinamento democratico e antifascista dell’Italia repubblicana. Coloro che in Consiglio comunale gli hanno intitolato il piazzale di Citara hanno politicamente ferito la nostra Costituzione e la memoria di quanti morirono per sconfiggere il fascismo e il nazismo e per dare al nostro paese un ordinamento democratico, seppure ancora di natura borghese.

Ma non basta, l’Amministrazione comunale di Forio, guidata dal Sindaco ex democristiano Francesco Del Deo, si accinge, assieme ad altre istituzioni borghesi locali, regionali, nazionali ed europee, a ripresentare, all’interno di una visita teatralizzata di via del Torrione, una scena di autentica apologia al fascismo. E’ un’offesa all’Italia e alla sua Costituzione, ne parleremo nei prossimi giorni. Di seguito l’intervento di Domenico Savio, Consigliere comunale di Forio del Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista, contro l’intitolazione del piazzale di Citara all’ex fascista Avv. Vincenzo Mazzella.

 

NO ALL’INTITOLAZIONE DEL PIAZZALE DI CITARA ALL’AVV. VINCENZO MAZZELLA!

 

Il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista, erede delle sofferenze fisiche, politiche e sociali sofferte dal popolo italiano durante la dittatura fascista del secolo scorso, dell’eroica lotta contro il fascismo che la parte migliore degli italiani condusse durante il tragico ventennio mussoliniano, della gloriosa e martire Resistenza al nazi-fascismo combattuta dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945 e della guerra di Liberazione che liberò l’Italia dal fascismo, dal nazismo e dalla monarchia, fedele ai principi democratici – nell’attesa di conquistare quelli della democrazia socialista – e antifascisti sanciti dalla nostra Costituzione repubblicana, difensori della memoria storica di quanti caddero nella lotta al fascismo e al nazismo, non possiamo votare l’intitolazione del piazzale di Citara all’ex sindaco di Forio Avv. Vincenzo Mazzella per le ragioni politiche di seguito rappresentate.

Le fonti storiche, parecchie delle quali per fortuna ancora viventi, ci dicono che l’Avv. Vincenzo Mazzella è stato segretario della Sezione di Forio del Partito Nazionale Fascista prima dell’8 settembre 1943 e prima di diventare Sindaco democristiano di Forio, circostanza che lui stesso non negava ed anzi nel confronto elettorale del 1952 in piazza Giacomo Matteotti, in presenza di migliaia di Foriani, candidati sindaci lo stesso Avv. Vincenzo Mazzella per la Democrazia Cristiana e la destra e l’Avv. Giovanni D’Ambra per il Partito Socialista e la sinistra, Egli non negava il suo passato e persino si vantava che in tale veste aveva fatto molto per Forio, mentre dall’altro lato della piazza il Prof. Luigi Polito, a mò di presa in giro, gli replicava: “E sì, allora su Forio cadeva manna dal cielo!”. A Forio la dittatura fascista non si dimostrò meno feroce di quella in atto nel resto d’Italia, anche qui non mancavano l’olio di ricino e le minacce del confino per chi si opponeva al fascismo.

Vogliamo ricordare un altro triste episodio nella storia gloriosa del movimento contadino, bracciantile e mezzadro foriano verificatosi nel 1953, appena un anno dopo la prima elezione a sindaco dell’Avv. Vincenzo Mazzella. A livello nazionale erano in atto durissime lotte dei contadini, dei braccianti e dei mezzadri per l’abolizione del dazio sul vino, lotta che alla fine fu vittoriosa. Anche a Forio la Sezione locale dell’Alleanza Contadina, col sostegno pure della Sezione del Partito Comunista Italiano – Organizzazioni animate da valorosi combattenti dell’antifascismo per la democrazia e il progresso sociale del paese, quali furono, tra gli altri, Gennaro Savio, Nicola Monti, Vito Nicola D’Ambra, Giuseppe Matarese, Salvatore Mattera, Leonardo Impagliazzo, Aniello Regine, Salvatore Ricchetti e più tardi anche Paolo Lavagna, tutti in vario modo perseguitati socialmente per le loro idee e le battaglie di civiltà umana che organizzavano e conducevano – organizzò, la locale sezione dell’Alleanza Contadina, una manifestazione per l’abolizione del dazio sul vino.

Decine di lavoratori della terra, sfruttati nei feudi degli agrari nostrani, partirono da Monterone, ancora oggi il Quartiere proletario di Forio, e arrivate nei pressi del Municipio si sparse rapidamente la voce che erano stati chiamati e stavano per arrivare i Carabinieri. Tutti si dileguarono per sfuggire all’eventuale identificazione e arresto. Gennaro Savio mi ha raccontato che alcuni di loro nella notte dormirono fuori casa per paura di essere arrestati. Comunque il gruppo organizzatore della manifestazione fu denunciato alla Magistratura. Ci furono lunghissimi anni di causa con la difesa accanita degli imputati prima dell’Onorevole Avv. Mario Gomez d’Ayala e poi del Senatore Avvocato Mario Palermo del Foro di Napoli.

La nota di presentazione e di esaltazione dell’opera sociale dell’Avv. Vincenzo Mazzella sindaco di Forio scritta da Gerardo Calise e allegata alla proposta di delibera è gravemente incompleta della vita politica di Costui, perché omissiva del ruolo da Egli svolto durante la dittatura fascista ed è irrispettosa verso il Consiglio comunale, che è chiamato a votare la delibera di intitolazione senza essere stato adeguatamente informato di una situazione politica molto importante per il rispetto della Costituzione e ai fini della decisione che dovrà assumere.

A tal proposito vogliamo richiamare un precedente storico del Consiglio comunale di Forio. Il 13 agosto 1948 il sindaco Avv. Giovanni D’Ambra, bisnonno dell’attuale nostro Presidente del Consiglio Avv. Michele Regine, nel chiedere al Consiglio comunale di conferire la Cittadinanza Onoraria all’Artista Eduardo Bargheer si premurò di sottolineare in delibera: “Egli per quanto di origine germanica non ebbe mai sentimenti nazisti tanto che, come risulta da un articolo del giornale “Il Nuovo Corriere” di Firenze del 2 aprile 1947, le sue opere furono espulse da alcune mostre tedesche, per cui nel 1935 si decise a trasferirsi definitivamente in Italia”. Cari colleghi, che differenza di stile antinazifascista e di rispetto della natura antifascista della nostra Costituzione tra il Sindaco e il Consiglio comunale di allora e l’attuale Sindaco e maggioranza amministrativa di Forio!

Noi per il rispetto che abbiamo, e che dobbiamo, alle vittime del fascismo e del suo alleato nazismo, ai Martiri della Resistenza e della Guerra di Liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo e in ossequio ai principi antifascisti sanciti nella nostra Costituzione repubblicana non voteremo la vostra proposta di delibera in discussione, anzi se sarà posta ai voti noi abbandoneremo la seduta. Di conseguenza proponiamo e sottoponiamo al voto del Consiglio comunale, prima dell’eventuale votazione della delibera proposta dalla maggioranza amministrativa, la seguente mozione: “Il Consiglio comunale delibera di intitolare il rinnovato Piazzale di Citara all’ex Sindaco di Forio Giovanni D’Ambra, nato a Forio il 1877 e ivi deceduto il 1966, Avvocato, Socialista e Antifascista, Uomo di vasta cultura e di elevate virtù giuridiche, Sindaco dal 1921 sino all’occupazione del potere da parte della dittatura fascista e ancora dal 1946 al 1952”.

Consiglio comunale di Forio, 19 dicembre 2015.

* Segretario generale del P.C.I.M-L. e Consigliere comunale di Forio del P.C.I.M-L

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