Napoli, estradato Raffaele Imperiale: il narcos interrogato dal Gip

Estradato in Italia il narcos Raffaele Imperiale. Lo scorso 25 marzo la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato ha comunicato il trasferimento da Dubai del noto broker della camorra di Castellammare di Stabia arrestato lo scorso agosto negli Emirati Arabi.

Napoli, estradato Raffaele Imperiale da Dubai

Uno dei criminali più ricercati al mondo è rientrato a Roma con un volo di Stato della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Decisivo ai fini dell’estradizione anche l’intervento della Ministra Marta Cartabia, che a inizio marzo è volata a Dubai per sollecitare le autorità locali a concedere il provvedimento. Sempre due giorni fa, ufficiali di polizia giudiziaria della Squadra Mobile della Questura di Napoli e del G.I.C.O. della G.d.F. di Napoli hanno provveduto a notificare a Raffaele Imperiale l’ordine di esecuzione della pena detentiva comminata per associazione a delinquere finalizzata a traffico di stupefacenti.

L’interrogatorio

Nei confronti del narcos è stata eseguita anche un’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli. Il magistrato, nella giornata di ieri, ha proceduto anche al relativo, rituale interrogatorio di garanzia.

Chi è Raffaele Imperiale?

Nato nel 1974 a Castellammare di Stabia, è considerato uno dei più importanti narcos internazionali. La sua carriera criminale inizia negli anni ’90 ad Amsterdam, località da cui ha importato cocaina per le maggiori piazze di spaccio napoletane, tra cui quelle gestite dagli Amato-Pagano fino allo scoppio della faida di Secondigliano.

Nel 2016 salì alla ribalta delle cronache per il ritrovamento di due quadri di Van Gogh, rubati nel 2003, in un appartamento riconducibile a lui. Sempre dal 2016, anno in cui fu colpito da una sentenza di condanna, risultava latitante a Dubai. Non poteva essere arrestato per la mancanza di un trattato di estrazione tra Italia ed Emirati Arabi.

Negli ultimi anni, durante la sua latitanza, Imperiale è riuscito ad espandere i suoi contatti e ha collaborato con altri baroni della droga tra cui l’irlandese Daniel Kinahan, l’olandese-marocchino Ridouan Taghi, il cileno Richard Riquelme Vega, noto come Rico, il cartello del Golfo colombiano, gli Scissionisti di Secondigliano e la famiglia calabrese dei Mammoliti, appartenente alla ‘ndrangheta.

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