Napoli. Fari spenti e auto a tutta velocità: così la banda ha ucciso Pasquale

Napoli. Lacrime, dolore e rabbia per la morte dell’agente Pasquale Apicella, originario di Marano, ucciso  questa notte da una banda di rapinatori. L’agente del Commissariato di Secondigliano lascia due bambini piccoli, di cui l’ultima, una bimba, è nata soltanto lo scorso gennaio.

I fatti

Secondo quanto ricostruito, Pasquale – Lino per gli amici – era in servizio con un collega, Salvatore Colucci, quando ieri ha sorpreso una banda composta da 4 ladri di nazionalità straniera che tentava di penetrare all’interno di un istituto di credito a Casoria. Quando scatta l’allarme e sentono le sirene della polizia, tre di loro risalgono in auto e si danno alla fuga mentre il quarto resta a piedi e viene subito catturato.

Come riporta IlGiornale, la volante guidata da Pasquale Apicella era praticamente ferma in strada per cercare di capire da quale vicolo potevano spuntare i ricercati. Pochi istanti si è consumata la tragedia. La banda sbuca a fari spenti, aumenta la velocità, punta l’auto della polizia e la sperona. L’impatto è talmente impetuoso che il motore dell’Audi A6 viene asportato dal cofano e schizza in strada.

Pasquale Apicella viene soccorso, ma morirà poco dopo in ospedale. Il collega, l’assistente capo coordinatore Salvatore Colucci, ferito nell’impatto, è già stato dimesso dal Cardarelli ed è tornato a casa. Apicella lascia una moglie di 32 anni, casalinga, e due figli: un maschietto di sei anni, Tiago, e una bimba di appena sei mesi, Cataleya.

Presa tutta la banda di rapinatori: i nomi

Chi era Pasquale: lutto anche a Marano

Pasquale era conosciuto da tutti come un ottimo padre di famiglia. Abitava a Marano, in provincia, e aveva la passione per i tatuaggi. In queste ore si moltiplicano i messaggi di cordoglio da parte di amici e parenti, anche da parte di colleghi e amici. E’ morto in servizio per difendere la sua città in un momento difficile segnato dall’epidemia di coronavirus.

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