Napoli, furto di tazzine al Gambrinus: turisti russi ‘beccati’ in un video

Napoli. “Sono anni che i fratelli Arturo e Antonio Sergio, titolari del Gambrinus, nelle spese di gestione, devono mettere anche le migliaia di tazzine che vengono rubate ogni anno, ma ora c’è anche un video che conferma quanto denunciano”.

Lo hanno detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e Gianni Simioli de La radiazza, commentando un video in cui si vede una coppia di anziani turisti russi che, all’uscita dello storico caffè, con aria furtiva, nascondono nella borsa la tazzina in cui gli era stato servito un caffè. “Chiaramente non facciamo generalizzazioni come quelle che fanno i leghisti sui napoletani, ma abbiamo deciso di pubblicare il video per richiamare l’attenzione sul fatto che i ladri e i truffatori non hanno nazionalità” hanno aggiunto Borrelli e Simioli per i quali “è assurdo che degli imprenditori debbano mettere nei conti delle spese anche centinaia di tazzine che, è bene dirlo, non sono rubate da napoletani visto che a portarle via sono soprattutto turisti, italiani e stranieri”.

“E’ da sottolineare, inoltre, che i titolari del Gambrinus, come ci ha raccontato Massimiliano  Rosati, non hanno mai pensato di mettere cartelli contro questa o quella nazionalità, come invece fanno i leghisti che mettono cartelli razzisti contro i napoletani se qualche napoletano ruba qualcosa o fa qualche truffa” hanno concluso Borrelli e Simioli raccontando che “il direttore del Gambrinus, Ponziani, dopo aver avuto notizia del furto, ha chiesto ai russi di consegnare la refurtiva altrimenti avrebbe chiamato la polizia. I turisti l’hanno fatto giustificandosi che pensavano che le tazzine fossero in omaggio. Una risposta degna di ladri di polli”.

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