Gara social a dare fuoco alla “Venere degli stracci”. E’ questa l’ipotesi investigativa su cui stanno lavorando Procura e forze dell’ordine per risalire all’identità dei criminali che hanno incendiato questa mattina, all’alba, l’installazione del Pistoletto in piazza Municipio.
Napoli, l’ombra della gang: gara social ad incendiare la Venere in piazza Municipio
La pista battuta è quella dell’incendio doloso. In Piazza sono stati infatti trovati due barattoli di liquido accelerante, che potrebbe essere stato usato dai malviventi per innescare il rogo. Scartata al momento l’eventualità dell’autocombustione. E sul raid si allunga l’ombra di una baby-gang. Giovanissimi, probabilmente minorenni, che avrebbero lanciato sui social una challenge a chi aveva il coraggio di dare fuoco all’opera d’arte, sfidando forze dell’ordine e condividendo i filmati sui social.
Ad aprire alla possibilità di questo scenario anche le istituzioni: «Un coinvolgimento di minorenni? Si sta valutando, può essere – spiega il sindaco Gaetano Manfredi -. Mi hanno detto proprio dalla Fondazione Pistoletto che negli ultimi giorni c’era una specie di gara sui social di gente che invitava a bruciare la statua».
«È gravissimo quanto accaduto ed è sicuramente un atto vandalico» ha detto Antonio De Iesu, ex questore ed assessore alla Legalità del Comune di Napoli, in merito alla Venere degli Stracci incendiata a Napoli. «Sono in stretto contatto con il questore, la scientifica ha operato, stanno visionando le telecamere, ci auguriamo di potere avere quale elemento per poter individuare i responsabili. Il coinvolgimento di minorenni? È un po’ come l’albero di Natale. La degenerazione connessa a questa devianza giovanile che in questa città sta dominando è un tema non facile da affrontare»