Trent’anni di carcere, questi gli anni che probabilmente dovrà scontare Alfredo Galasso.
Il 31enne è accusato dell’omicidio volontario aggravato nei confronti di Raffaele Perinelli, il calciatore napoletano di 21 anni ucciso per futili motivi.
La richiesta della condanna è stata avanzata dalla Procura di Napoli, Galasso reo confesso dell’omicidio di Raffaele, detto Lello, gli ha sferrato una coltellata mortale al petto davanti a un circolo ricreativo di Mianon il 7 ottobre 2018.
Nella precedente udienza l’assassino ha chiesto perdono alla famiglia, in particolare alla mamma e alla sorella di Raffaele, Adelaide Porzio e Francesca, difese dall’avvocato Enrino Di Finizio, le quali hanno sempre sostenuto che l’uccisione di Lello fosse premeditata dopo una lite scoppiata in discoteca nei giorni precedenti al tragico episodio.
Nel corso della requisitoria il pm ha più volte sottolineato la scelta di Raffaele di intraprendere la strada della legalita’ malgrado fosse figlio di un camorrista.
La sentenza e’ attesa per il prossimo 28 giugno, dopo le arringhe dell’avvocato della famiglia Perinelli Enrico Di Finizio e degli altri avvocati.