Napoli, guarita bimba dalle ‘labbra blu’. Il medico giuglianese Palma: “Così l’abbiamo salvata”

Napoli. Affetta sin dalla nascita da una gravissima e rara cardiopatia congenita, una piccola bimba siriana di quattro anni, operata lo scorso 4 ottobre nella cardiochirurgia pediatrica dell’Azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli, è ritornata sana e salva a casa. Nata nel 2013 da genitori trasferitisi dalla Siria nel capoluogo partenopeo, la piccola era affetta da una cardiopatia caratterizzata da anomalia del sistema venoso sistemico.

Trasferita in urgenza, la bimba è stata seguita fin dalla nascita dall’equipe della Cardiochirurgia Pediatrica, come rende noto l’azienda ospedaliera universitaria Federico II. “La patologia della bambina ha causato una cianosi ingravescente che negli anni ha portato la bimba ad avere le classiche ‘labbra blu’. Giunta l’età giusta per effettuare l’intervento, la bambina è stata dapprima sottoposta a cateterismo cardiaco dai cardiologi interventisti Antonio Rapacciuolo e Francesco Borgia, e successivamente ad inizio ottobre è stata sottoposta ad un delicatissimo intervento cardiochirurgico con tecnica di ‘Rastelli’ durato nove ore ed eseguito dalla nostra equipe coadiuvata dai dottori Sergio Palumbo e Raffaele Giordano” sottolinea Gaetano Palma, responsabile della Cardiochirurgia Pediatrica federiciana.

“Le cure intensive sono continuate per otto giorni tra le attenzioni di medici, anestesisti e infermieri di terapia intensiva. Tale risultato chirurgico è stato possibile anche grazie all’ausilio della nuova tecnologia di stampa 3D del cuore, un progetto che ha visto un notevole impegno del cardiochirurgo in formazione Giuseppe Comentale” aggiunge il prof. Palma. La stampa 3D del cuore ha reso, infatti, interpretabile la complessa anatomia cardiaca della piccola paziente permettendo ai chirurghi di poter già visualizzare la reale conformazione intracardiaca il giorno precedente l’intervento e che, sicuramente, potrà essere utile in futuro in altri casi similari. La piccola dalle “labbra blu”, ormai diventate rosee, dopo dodici giorni nel reparto di Cardiochirurgia Pediatrica, è ritornata a casa.

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