Napoli. Il calvario di Salvatore, 2 giorni per trovare un posto in ospedale e poi la morte.

Il Covid uccide anche i super atleti. A 24 ore dalla scomparsa di Salvatore Solimeno, sono ancora in centinaia a ricordarlo con messaggi e foto e post pubblicati sui social. Il 45enne è deceduto nella giornata di ieri all’ospedale Fatebenefratelli di Napoli dopo aver contratto il virus.

Salvatore soffriva già di talassemia. Una malattia ereditaria del sangue che gli è stata fatale dopo aver contratto il Covid-19. Negli ultimi giorni la situazione era peggiorata.

L’atleta aveva bisogno di ossigeno che non riusciva a reperire in nessun modo. Dopo un giro nei vari ospedali campani, il 45enne è deceduto al Fatebenefratelli di Napoli.

Chi era Salvatore Solimeno

Era un culturista molto noto, e non solo nella zona di Pompei, dove viveva. Oltre alla passione per lo sport, Salvatore era anche un biologo nutrizionista. Dispensava anche consigli su come tenersi in forma durante il lockdown e aveva oltre diecimila follower.

“Grande uomo. Grande professionista. Grande campione. Oggi il mondo della biologia e del tuo tanto amato bodybuilding ha subito la tua grande perdita. Sei e rimarrai sempre un punto di riferimento per tutti noi! Riposa in pace dottore/campione”, è scritto su uni dei messaggi sulla sua bacheca. Due giorni fa, Solimeno aveva postato i suoi ultimi consigli.

Cos’è la talassemia

La talassemia è una malattia ereditaria del sangue che comporta anemia, cioè una diminuzione della quantità di emoglobina utile al trasporto dell’ossigeno nel sangue al di sotto dei livelli di normalità.

Cosa comporta la malattia

Il midollo osseo dei soggetti talassemici non è capace di produrre quantità giuste e normali di emoglobina, il pigmento che dà il colore rosso al sangue, ma che soprattutto ha il compito di trasportare l’ossigeno proprio nel sangue.

globuli rossi di questi pazienti sono pallidi, piccoli e deformati. Quando arrivano alla milza vengono riconosciuti come difettosi e precocemente distrutti: il sangue si ritrova quindi povero di globuli rossi, e il ferro viene liberato nel sangue e va a depositarsi nel pancreas, nel fegato e nel cuore.

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