Napoli, imprenditore fallisce per il Covid: il clan gli chiede i soldi indietro. Arrestati in due

L’impresa fallisce per l’emergenza Covid-19. Due emissari del clan minacciano l’imprenditore perché restituisca delle somme avute in prestito. E’ per questa vicenda che sono finiti in manette due esponenti del clan Troncone di Fuorigrotta. Si tratta di Vitale Troncone e Luisa Troncone, rispettivamente classe ’68 e classe ’79.

Napoli, minacce all’imprenditore fallito: due arresti nel clan

Questa mattina i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli e della Compagnia di Napoli – Bagnoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei due soggetti. Rispondono di tentata estorsione, aggravata dal metodo mafioso.

Il provvedimento scaturisce da indagini della DDA, che hanno permesso di raccogliere indizi di colpevolezza a carico degli indagati in relazione a una richiesta di natura estorsiva fatta agli inizi del mese di giugno. La vittima è un imprenditore che, tra gli anni 2016 e 2017, aveva ricevuto un prestito da una terza persona. Nello specifico, con il fallimento delle attività imprenditoriali, la persona che gli aveva garantito il finanziamento delle somme richieste per proseguire nella gestione dell’attività, aveva reclamato la restituzione di quanto prestato.

La vittima però ha negato al creditore la restituzione delle somme. Così dopo qualche settimana sono intervenuti i due camorristi, che hanno minacciato l’imprenditore e gli hanno intimato di restituire le somme prestate. Il provvedimento cautelare documenta la pericolosità della reiterata condotta delittuosa perpetrata dagli affiliati al clan Troncone in danno dell’imprenditore, attivo nel contesto territoriale d’influenza del sodalizio camorristico.

Elenco soggetti arrestati:

•    TRONCONE Vitale, nato a Napoli il 06.04.1968.
•    TRONCONE Luisa, nata a Napoli il 02.05.1979.

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