Napoli in lutto per Sara: la laurea, il matrimonio e i sogni infranti da un’influenza letale

Sorridente, felice, realizzata. Sara Seminara appare così nelle foto che lo ritraggono il giorno del suo matrimonio celebrato lo scorso luglio. La giovane, 32 anni, era convolata a nozze con Giuseppe dopo un fidanzamento come tanti altri.

Prima ancora la gioia di una laurea in lingue straniere, conseguita nel 2012, a 26 anni. Poi il lavoro presso due istituti napoletani: la Carlo Poerio di corso Vittorio Emanuele III e il Michelangelo Augusto di Fuorigrotta, dove insegnava lingua spagnola. Una vita di sacrifici e passione che forse sarebbe stata presto coronata dall’arrivo di un bambino. Niente faceva presagire, neanche lontanamente, quello che l’aspettava da lì a pochi mesi. Un’influenza che non le ha lasciato scampo.

L’incubo era iniziato una settimana fa. Sara è a un consiglio di docenti: ha un giramento di testa, si sente male. Spiega ai colleghi che vuole tornare a casa. Al rientro, avverte i sintomi classici di un’influenza. La 32enne si mette a letto. Le sue condizioni però peggiorano. Due giorni fa, accusa difficoltà respiratorie, così il marito Giuseppe e gli altri familiari decidono di chiamare un’ambulanza. Sara viene trasportata all’ospedale Cardarelli ma muore poco dopo, lasciando tutti increduli e sgomenti.

La salma della giovane è stata trasportata al Policlinico di Napoli, dove verrà sottoposta ad esame autoptico per accertare le cause precise del decesso. Sotto choc tutti i colleghi e la preside della Poerio, La dottoressa Paparella: “Era una persona solare – spiega a Il Mattino – da noi è entrata quest’anno e anche se insegnava solo per poche ore si è fatto subito benvolere dai suoi alunni della sezione L”. Un lutto improvviso e inspiegabile, che lascia un grande vuoto in due istituti scolastici della città.

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