Lo ricorderete: è stato uno dei protagonisti del periodo Covid. Il dottore Paolo Ascierto, oggi direttore dell’Unità di Melanoma, Immunoterapia oncologica e Terapie innovative presso l’ospedale Pascale, è stato coinvolto in un brutto episodio domenica scorsa mentre era in fila per entrare allo Stadio Maradona per assistere alla partita Napoli-Juventus. Un uomo, infatti, lo ha sputato tra i piedi, come segno di disprezzo, perché juventino.
Napoli-Juve, l’oncologo Ascierto: “Mi hanno sputato addosso perché sono juventino”
“L’autore era un uomo più o meno della mia età. Prima mi ha fatto passare, poi mi ha sputato tra i piedi. Ho capito che era un atto provocatorio e ho preferito evitare conflitti. Tutti hanno visto. Mio figlio Luca, juventino come me, era presente. Non volevo turbare lui. Non c’è motivo di provare vergogna o disagio per sostenere una squadra piuttosto che un’altra. È stato un momento amaro e frustrante”, ha raccontato l’oncologo al Mattino.
Ascierto ha poi spiegato di essere tifoso della Juventus da 52 anni: “Sono abituato agli scherzi, ma uno sputo è troppo, supera ogni limite. Mi ha ferito, devo ammetterlo”.
“Gesto volgare di disprezzo”
E continua: “I miei amici mi prendono in giro costantemente e le battute fanno parte del gioco. Le accetto tutte con simpatia e sorriso. Ero consapevole di essere nel territorio avversario, nello stadio Maradona, circondato dai tifosi del Napoli. Mi aspettavo scherzi di ogni tipo. ‘Vi faremo cinque gol. Vi faremo arrabbiare’, e così via. Va bene tutto questo, ma uno sputo, un gesto così volgare di disprezzo, no. È troppo“.
Anche i suoi pazienti scherzano sulla sua fede calcistica ha confessato il medico: “Certamente, lo fanno sempre con un sorriso. Essendo un esperto di tumori della pelle, i pazienti spesso scherzano sui colori delle squadre di calcio. Mi dicono che il mio ‘unico difetto’ è la squadra per cui tifo. Durante il periodo del Covid, hanno realizzato un murale a Soccavo, con il mio volto e la scritta ‘Caro Ascierto, Caro Paoletto, se tu non fossi juventino, saresti perfetto’. Sono scherzi che accetto con ironia e buon umore. Ma uno sputo, no”.