Molti non sanno che Napoli ha una “gemella” nel mondo. Le foto del panorama sembrano fotocopie: un grosso vulcano che sovrasta il golfo. La localizzazione in una baia, il clima mite ed il vulcano Sakurajima, hanno contribuito infatti a soprannominare Kagoshima, la “Napoli del Giappone”.
Con la città di Napoli, dal 3 maggio del 1960, è attivo un gemellaggio. Da oltre 10 anni, l’amministrazione comunale finanzia la maggior parte del viaggio a Napoli per 10 cittadini, contribuendo a mantenere vivo il gemellaggio stesso. Nella città partenopa c’è anche via Kagoshima, nel quartiere del Vomero nei pressi di via Aniello Falcone, mentre l’amministrazione giapponese ha inoltre dedicato a Napoli dei tram e una strada, Napori dōri – viale Napoli, strada alberata a tre corsie per ogni senso di marcia situata nei pressi della nuova stazione di Kagoshima-Chūō.
In occasione delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario del Patto di Gemellaggio, il 9 luglio 2010, l’area del Centro Direzionale di Napoli compresa tra gli edifici C1 e B5 è stata intitolata “Largo Kagoshima”. Le foto sono evidenti: la somiglianza tra il Golfo partenopeo e la Baia di Kinko, rispettivamente con sulla sfondo i vulcuni Vesuvio e Sakurajima, sono impressionati.
Nel 2015 il sindaco di Kagoshima, Hiroyiuki Mori, è stato ricevuto dal Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a Palazzo San Giacomo, a Napoli. “E’ il piu’ antico gemellaggio fra una citta’ italiana ed una giapponese – ha detto de Magistris – Napoli e Kagoshima si sono incontrate nel 1960 e nel tempo hanno rinnovato la loro amicizia attraverso continui scambi culturali, in particolar modo fra giovani e studenti”.
