Napoli, Koulibaly: “Sarri maniacale. Higuain? Andato via senza dire nulla”.

Sabato prossimo affronterà il Sudafrica col suo Senegal nel match valevole per le qualificazioni ai Mondiali di Russia 2018, ma Kalidou Koulibaly ha il pensiero rivolto anche al Napoli. Il centrale senegalese ha rilasciato un’intervista ai microfoni di So Foot: “Questi due anni sono passati davvero in fretta. Quando sono arrivato al Napoli avevo solo ventidue anni e ho subito dimostrato di avere un’ottima forma fisica”.

Su Sarri“E’ un maniaco della tattica. Con lui sono migliorato tanto, soprattutto attraverso i suoi metodi di lavoro per la difesa. Organizza sessioni di allenamento esclusive solo per noi difensori e ciò ci permette di progredire. In sincerità, non ha niente a che vedere con la preparazione che facevamo con Benitez, anche se non mi pento dei metodi di quest’ultimo”.

Su Higuain“E’ stata una sua scelta, ognuno fa ciò che vuole della sua carriera. Ciò che è strano è che sia andato via senza dire nulla a nessuno. Io al suo posto non l’avrei fatto”.

Sulla Champions League“E’ un onore poter giocare una competizione così importante, è il sogno che avevo da bambino. Abbiamo possibilità di passare il turno, nel nostro girone manca una favorita, pertanto ora dovremo gestire al meglio le forze per arrivare agli ottavi di finale, che il Napoli non raggiunge da quattro anni”.

Sui tifosi: “Sono molto caldi e passionali, riflettono quello che è lo stile della città. Si vive di calcio, le emozioni che si vivono al San Paolo sono moltiplicate per dieci durante la Champions League”.

Sulla città: “Prima di venire sentivo i soliti cliché sulla mafia, la sporcizia, ma quando poi sono arrivato in città la mia visione è completamente cambiata. La città è stupenda e mi piace tanto. Amo camminare sul lungomare con mia moglie e mio figlio, tutti i napoletani amano la vita e sono molto disponibili. Sono stato accolto benissimo da tutti. E’ motlo diversa da Saint-Dié-des-Vosger, c’è un’atmosfera diversa, sia allo stadio che per strada”.

Sul suo modo di giocare: “Se devo marcare un grande attaccante non ci penso, lo marco e basta. Non ho paura di nessuno. Nel calcio di oggi non c’è posto per i difensori coi piedi poco educati, tant’è che cerco sempre di migliorare la mia tecnica. Quando ho il pallone provo a giocarlo nel modo migliore. Contro la Roma feci una veronica, fu un gesto istintivo”.

Sulla Nazionale: “Quando sentii che Deschamps voleva convocarmi dopo aver già scelto il Senegal, ero a casa con i miei amici. Ridemmo molto, ma il suo fu un piccolo errore. Prima di quel momento, non avevo avuto contatti con la Nazionale francese. Senegal? Aliou Cissé mi chiamò e mi disse che aveva bisogno di me. Io chiesi un po’ di tempo per pensare, era una scelta importante. Ci ho messo diversi mesi, ma alla fine ho aperto le porte al Senegal con orgoglio”.

Fonte: TuttoNapoli.net

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