“Un incubo. Non riesco ancora a crederci. Temevo di morire: il pensiero è andato ai miei familiari”. A parlare, in un’intervista al Mattino, è la donna di 68 anni colpita da un proiettile all’addome durante una sparatoria avvenuta mercoledì scorso in corso Arnaldo Lucci, nei pressi della stazione di Napoli.
Napoli, parla la donna ferita per errore alle Case Nuove
L’agguato, che ha coinvolto anche un 18enne (stamattina tratto in arresto per aver sparato contro Ciro Vecchione lo scorso 11 dicembre), è avvenuto nel tardo pomeriggio, durante il quale sono stati esplosi 80 bossoli rinvenuti sul posto dalla Polizia Scientifica. La donna è stata ricoverata all’ospedale del Mare, dove le sono stati prestati i primi soccorsi e dove è stata operata per estrarre la pallottola vagante.
Secondo la sua testimonianza, la 68enne stava camminando su corso Arnaldo Lucci quando ha sentito degli spari che le sembravano provenire dai vicoli. Ha cominciato a correre per rifugiarsi in un negozio quando ha sentito un dolore forte nella parte alta della gamba.
Ha continuato a correre fino a raggiungere un’attività commerciale dove le hanno prestato soccorso. La signora è stata trasportata in ospedale in codice rosso, ma oggi è fuori pericolo.
“Non è normale rischiare così la vita”
Tuttavia, la donna ha espresso la sua preoccupazione per la situazione di insicurezza che sta vivendo la città di Napoli:
“Non è normale rischiare la vita mentre si cammina per strada e, negli ultimi mesi, la nostra città ha contato più di una vittima innocente, uccisa da colpi di pistola”, ha dichiarato la 68enne al Mattino.
“Ho fatto l’insegnante d’asilo per tutta la vita, trasmettendo fiducia in questa città ma oggi l’ho persa. Napoli è diventata troppo pericolosa, le persone perbene rischiano di morire per nulla”, ha concluso.