Una vittima ogni 13 giorni. Un pedone ucciso ogni 27 giorni. Sono le statistiche che fotografano la pericolosità delle strade partenopee. Ben venti le vittime della strada da inizio anno. Trentasei in tutta la regione Campania. Una sequela di spaventosi incidenti che hanno rovinato vite e famiglie. Un bilancio che non accenna a diminuire. L’ultima vittima è Antonio Di Napoli, il commerciante 74enne investito e ucciso a Fuorigrotta.
Napoli, la triste “Spoon river” della strada: una vittima ogni 13 giorni. Venti nel 2024
L’elenco, però, è lungo. E inizia mesi fa. La prima vittima del 2024 è stata Franco Esposito, 73 anni, travolto in corso Umberto. Poi Andrea Mellone, 18 anni e Giovanni Serrao, 53 anni, morti entrambi a bordo di uno scooter. Ancora Rita Granata, 27 anni, investita e uccisa a Fuorigrotta, e Sara Romano, 21 anni, vittima di un investimento avvenuto a Bagnoli.
La strada uccide anche i turisti. Lisa Herbrich 27 anni è la turista in bicicletta investita dal camion dell’Asia ad aprile. Stesso destino per Patabadi Dora, investito in zona museo.E ancora due vittime in scooter nella galleria laziale: Michele Angelillo 37 anni e Ciro Bianco 62 anni. A Scampia è toccato a Rita Rollini, 80 anni, spentasi dopo alcuni giorni di agonia. Tanti anche i feriti come la giovane Morena, di soli 16 anni, investita da un’auto pirata guidata da un mugnanese su via Pietro Castellino. Le cause degli incidenti sono quasi sempre le stesse, disattenzioni di automobilisti al cellulare, distrazioni o conducenti in stato di ebrezza.