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Napoli, luminarie a macchia di leopardo: molte strade ancora al buio

Napoli, luminarie a macchia di leopardo: molte strade ancora al buio

L’installazione delle luminarie a Napoli è in forte ritardo. Da via Toledo a via Dante ci sono, ma soltanto un breve tratto è stato illuminato. Ieri a Piazza Municipio, dove sorge Palazzo San Giacomo, è stato acceso – nonostante alcuni problemi tecnici – l’albero di Natale. Al Corso Umberto, invece, per evitare di rimanere al buio, a pochi giorni dal Natale e dal Capodanno, i commercianti di Corso Umberto e il Console della Repubblica Democratica del Congo, Angelo Melone, hanno deciso di auto-tassarsi per illuminare una delle centralissime strade napoletane.

Napoli, luminarie a macchia di leopardo: molte strade ancora al buio

La città è dunque illuminata a macchia di leopardo. In alcune zone le luci di Natale sono completamente assenti. Migliaia di turisti che affollano le strade di Napoli si sono ritrovati, dal ponte dell’Immacolata a oggi, in una città pressoché buia, senza luci e addobbi. Senza un simbolo di Natale. Un ritardo, quella dell’installazione delle luminarie e della loro mancata accensione, che ha scatenato numerose polemiche tra commercianti e imprenditori di strutture alberghiere. 

Intanto, ieri, in consiglio comunale è stata approvata la delibera (con 21 voti favorevoli, uno contrario e due astenuti) per l’utilizzo dei fondi per la realizzazione dell’evento “Natale a Napoli 2023″ e consentire l’installazione delle luminarie in città per le festività natalizie. Ma è rebus sui tempi.

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Iris Savastano (Forza Italia), ha ribadito “il ritardo dell’iniziativa, che forse ora non ha più senso e che merita una programmazione diversa per il futuro, ha chiesto di individuare in maniera netta di chi sono le responsabilità gestionali, tenuto conto che a oggi la città non è ancora illuminata”. Non si è fatta attendere la replica dell’assessora Teresa Armato che ha ripercorso l’iter burocratico delle precedenti edizioni del Natale a Napoli, chiarendo i ritardi accumulati e le difficoltà nelle quali si è trovata a operare. Poi ha ringraziato i commercianti che si sono attivati per illuminare alcune strade e ha annunciato che per “l’anno prossimo si cercherà di fare meglio e che i fondi non sono utilizzabili per altri fini”.

Nino Simeone ha chiesto invece chiarimenti sui “criteri utilizzati nella scelta delle strade da illuminare e rimuovere i dirigenti responsabili di valutazioni che risultano incomprensibili, come ad esempio quella di lasciare al vuoi strade nevralgiche per il commercio”.

 

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